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Bye Bye M5s, Draghi “quasi bene” per FdI. I risultati di un curioso sondaggio Winpoll

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Vi riportiamo un curioso sondaggio Winpoll che permette da un lato di vedere il peso del nuovo movimento di Di Maio “Insieme per il futuro” e dall’altro di capire quale sia la differenza fra l’elettorato della Lega e quello di FdI, elemento che potrebbe pesare sul prossimo governo, se mai ci sarà.

Iniziamo presentando i risultati di ipotetiche elezioni generali nei due casi, quello di presenza di “Insieme per il futuro”

Premettiamo che i movimenti alternativi non in lista rischiano, come sempre, di essere sottovalutati. La prognosi per il M5s in entrambe le alternative, con o senza partito di Di Maio, è infausta: indiviso va sotto il 10%, supera il 10% se diviso, ma di poco  e togliendo voti soprattutto al PD ed al CSX. Però diviso Insieme per l’Italia rischia di non superare lo sbarramento e M5S non arriva al 7%. Bisognerebbe trovare un adeguato epitaffio.

Per il resto avremmo un novello vincitore, FdI, anche se in proporzione molto inferiore a quella che ebbe il M5s nel 2018, ma sufficiente a dare una maggioranza al CDX.

Però il sondaggio Winpoll mostra anche quali siano le differenze del Centrodestra. Uno potrebbe pensare che la differenza sia legata all’appoggio al governo Draghi, ma non è così

gli elettori di Lega e FdI giudicano quasi allo stesso modo l’operato del governo Draghi, comunque insufficiente, ma perfino leggermente meglio FdI, che è all’opposizione, in teoria, rispetto alla Lega. Chi giudica veramente male il governo attuale sono proprio gli elettori del partito di maggioranza, il M5s, i cui eletti però sappiamo non rispondono più alla base.. Il PD è , ovviamente, il suo più forte supporter, ma la Lega, se ascoltasse i suoi elettori, dovrebbe uscirne immediatamente.

Quello che divide, o dividerebbe, maggiormente Lega e FdI è la posizione su sanzioni e invio delle armi in Ucraina.

Gli elettori della Lega non appoggiano l’invio delle armi in Ucraina e le sanzioni, anzi ne sono fortemente avversi. Al contrario queste sono appoggiate dagli elettori di FdI che sono secondi in questo solo al PD, anzi ne sono molto simili.

Tornando al M5s quasi la metà dei sondati sa della scissione, ma non ha idea del perché sia accaduta, e questo mostra il fallimento dei politici e dell’informazione italiana…

Quindi esistono profonde divisioni nella base elettorale dei diversi partiti del CDX che non potranno essere ignorate nella formazione del prossimo governo. Paradossalmente, in questo campo, sarebbe meno improbabile un “Draghi” FdI +PD che un CDX puro. Comunque i sondaggi non sono voti, quindi ci vogliono ancora nove mesi circa per sapere effettivamente il pensiero degli italiani, il tutto senza ignorare il problema dell’astensione.

 


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