Economia
Bollette 2025: bonus, tutele graduali e proiezioni sui prezzi
Bollette e tutele sugli utenti fragili

Il 2025 si apre con nuove misure per aiutare le famiglie italiane ad affrontare il costo crescente dell’energia. Il governo ha varato un Decreto Bollette che introduce un bonus straordinario di 200 euro per chi ha un ISEE fino a 25.000 euro, ampliando la platea dei beneficiari degli sconti in bolletta. Questo contributo si affianca ai bonus sociali per disagio economico e fisico già esistenti, permettendo a milioni di utenti di ottenere un aiuto diretto sulle spese di luce e gas.
Parallelamente, continuano le modifiche nel mercato dell’energia. I clienti vulnerabili possono accedere fino al 30 giugno 2025 al Servizio a Tutele Graduali (STG), un’opzione intermedia tra il mercato libero e quello tutelato, pensata per accompagnare il passaggio definitivo alla liberalizzazione dell’energia. Ma a partire da aprile 2027, anche questa protezione scomparirà, con il rischio di un aumento dei costi per chi non avrà scelto in tempo un fornitore adeguato. A questo scopo, è sempre possibile confrontare le tariffe di luce e gas su bollettecasa.it , per conoscere le offerte degli operatori e trovare quella più conveniente ed adatta alle proprie esigenze.
In ogni caso, considerando l’andamento dei prezzi, come vedremo, vale comunque la pena tenersi aggiornati su novità, cambiamenti e possibili scenari futuri.
Il bonus bollette 2025: requisiti e vantaggi
Il nuovo bonus energia, in vigore dal 1° marzo 2025, riconosce un contributo di 200 euro ai clienti domestici con ISEE fino a 25.000 euro, un’estensione rispetto ai precedenti limiti fissati per i bonus sociali (9.530 euro per famiglie standard e 20.000 euro per nuclei con più di tre figli).
Il contributo sarà erogato in automatico, a partire dal secondo trimestre 2025, per chi ha già presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), documento necessario per il calcolo dell’ISEE. Chi presenterà la DSU nel corso dell’anno riceverà l’agevolazione nel primo trimestre utile successivo alla richiesta. Le famiglie che già beneficiano del bonus sociale potranno cumulare questo contributo straordinario, arrivando fino a 500 euro di sconto in bolletta.
Tutele graduali: l’opzione per i clienti vulnerabili
Il Servizio a Tutele Graduali (STG) rimane una delle soluzioni più convenienti per i clienti vulnerabili, ovvero coloro che hanno più di 75 anni, una disabilità grave, ricevono il bonus sociale elettrico o vivono in aree non interconnesse alla rete nazionale. Questi utenti possono richiedere l’accesso al STG fino al 30 giugno 2025, mantenendo le condizioni tariffarie più vantaggiose rispetto al mercato libero.
Chi accede al STG potrà ottenere un risparmio annuo di circa 113 euro grazie a una quota fissa negativa di -72 euro, che viene sottratta dalle altre voci della bolletta. Per individuare il fornitore assegnato alla propria area geografica, ARERA ha reso disponibile un motore di ricerca online. Una volta effettuata la richiesta, il fornitore ha 30 giorni per attivare il servizio.
Tuttavia, dal 1° aprile 2027, il Servizio a Tutele Graduali sarà definitivamente eliminato e i clienti vulnerabili dovranno scegliere autonomamente un fornitore del mercato libero.
I rincari previsti sulle bollette
Nonostante le misure di sostegno, il 2025 sarà segnato da ulteriori rincari nelle bollette di luce e gas. Secondo le stime dell’European Energy Exchange, il PUN (Prezzo Unico Nazionale) dell’energia elettrica è passato da 0,11 €/kWh a gennaio 2024 a 0,14 €/kWh a gennaio 2025: un incremento del 27% su base annua. Per il gas, il PSV (Punto di Scambio Virtuale) è salito da 0,33 €/Smc a 0,53 €/Smc, con un aumento del 60%.
Le cause di questi rincari sono legate a instabilità geopolitica, aumento della domanda energetica e dipendenza dell’Italia dalle importazioni di gas. Inoltre la fine del mercato tutelato per il gas e l’energia elettrica porterà molti utenti verso offerte meno stabili del mercato libero.
Per fronteggiare questi aumenti, ARERA ha imposto ai fornitori di energia di rendere più trasparenti le offerte del mercato libero, con l’obbligo di pubblicare contratti chiari e confrontabili. Sono altresì previste sanzioni fino a 155 milioni di euro per le aziende che non rispettano queste regole.
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