Biden manda giù anche il rospo Maduro pur di avere un po’ di petrolio

Con i prezzi della benzina negli Stati Uniti ai massimi storici – oltre 6 dollari al gallone in California – l’amministrazione Biden è sotto pressione per cercare di ridurre i prezzi. Con questo livello di prezzi la campagna elettorale americana verterà solo sugli alti costi alle pome di rifornimento, un bel disastro per i Dem.

Con la produzione statunitense che cresce lentamente, ma resta a più di un milione di barili al giorno al di sotto dei livelli pre-pandemici, e con i principali consumatori di petrolio, come l’Europa, che cercano forniture alternative, la situazione è drammatica, nonostante il primo passo dell’Amministrazione di liberare milioni di barili di petrolio dall’SPR. Anche se la scorsa settimana sono stati rilasciati 5 milioni di barili di greggio dall’SPR, l’EIA ha registrato un importante prelievo di oltre 3 milioni di barili, ma sono solo gocce nel mare della domanda.

Un mese fa, si era detto che gli Stati Uniti avrebbero guardato al Venezuela – che si trova in cima alle più grandi riserve di petrolio del mondo – per ottenere altro petrolio, ma si non sembrava che il tentativo fosse andato a buon fine.

Ora gli Stati Uniti hanno concesso a Chevron la licenza per negoziare con PDVSA  concludere alcuni  accordi petroliferi. Il petrolio pesante del Venezuela è perfettamente adatto a molte raffinerie americane, dove veniva normalmente lavorato prima di essere messo al bando durante l’amministrazione Trump. È probabile che questo sia solo il primo di molti passi verso l’alleggerimento delle sanzioni sull’industria petrolifera venezuelana: se le sanzioni venissero allentate, potrebbero aggiungersi alle forniture globali ben 400.000 bpd di petrolio. Non tantissime, ma tapperebbero metà del buco nelle forniture USA ancora esistente, in attesa che la produzione torni ai massimi.

Un mondo occidentale ai limiti della guerra con Mosca deve fare buon viso a cattivo gioco nei confronti di altre dittature e scegliere fra “Cattivi” e “Cattivissimi”. In questo caso il bolivariano Maduro è meglio di Putin.