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2035: l’anno del primo reattore commerciale a fusione cinese. “Pulsante” , ma non farà saltare la rete elettrica

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Mentre la UE gioca con il progetto ITER, Cina offrirà nel 2035 il primo prototipo funzionante e che produce elettricità di reattore a fusione nucleare. Sarà “intermittente” , ma non farà saltare la rete elettrica. Il China Fusion Engineering Test Reactor (CFETR) produrrà un’enorme quantità di calore, con una potenza di picco che raggiungerà i 2 gigawatt di energia elettrica. Non male per un prototipo funzionante.

Il problema sarà la conversione del calore in elettricità è difficile perché il reattore dovrà fare una pausa di 20 minuti ogni due ore, secondo Xiang Kui, ingegnere capo dei sistemi termici presso il China Energy Engineering Group Guangdong Electric Power Design Institute, a Guangzhou.

Queste frequenti interruzione possono creare impulsi energetici che “causeranno enormi danni alla rete elettrica”, hanno dichiarato Xiang e i suoi colleghi in un articolo pubblicato mercoledì sulla rivista nazionale peer-reviewed Southern Energy Construction., Quindi  ma la centrale a fusione avrà bisogno di un design unico con una forte zona cuscinetto per proteggere le infrastrutture energetiche esistenti da questi shock mortali, hanno detto i ricercatori.

Il CFETR è un dispositivo tokamak – costruito per sfruttare l’energia della fusione – in grado di produrre un campo magnetico estremamente potente per contenere e controllare il gas idrogeno 10 volte più caldo del nucleo del sole.

Quando la fusione ha inizio, due atomi di idrogeno si fondono in uno e rilasciano un’enorme quantità di energia.

Il plasma caldo è però difficile da controllare. Il funzionamento più lungo finora è durato non più di due minuti.

Sulla base del rapido ritmo di sviluppo della tecnologia di fusione negli ultimi anni, gli scienziati cinesi hanno stimato che in circa un decennio potrebbero aumentare la durata del plasma stabile a diverse ore.

Ma quando il plasma diventa instabile, il reattore deve essere spento e raffreddato prima di riavviare un altro ciclo. Come superare il problema? Gli scienziati cinesi pensano di superare il problema utilizzando un vuole ti sali fusi per assorbire il calore del processo di fusione e restituirlo gradualmente anche quando il reattore non fosse operativo. Un modo intelligente per evitare che la rete elettrica possa saltare.

Un reattore a fusione ideale dovrebbe funzionare ininterrottamente per mesi o addirittura anni. Ma collegando il CFETR alla rete elettrica, la Cina diventerà il primo Paese sulla Terra ad attingere a un “sole artificiale” per ottenere energia utile, aprendo un nuovo capitolo nella storia dell’umanità. Nel frattempo nella UE si fanno costosi “Progetti ambiziosi” che non conducono da nessuna parte.


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