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BMW, VW, Audi e Porsche multati per 875 milioni sul dieselgate. Esclusa Daimler perchè “Ha cantato”
La Commissione europea ha dichiarato giovedì che tre case automobilistiche tedesche hanno violato le norme antitrust dell’UE limitando la concorrenza nel campo della imitazione del’inquinamento dei motori diesel e quindi ha sanzionato BMW e Volkswagen Group per 875 milioni di euro. Daimler, pur facendo parte del cartello, è stata esclusa dalla sanzione in quanto avrebbe rivelato l’accordo.
“Le cinque case automobilistiche Daimler, BMW, Volkswagen, Audi e Porsche possedevano la tecnologia per ridurre le emissioni nocive oltre quanto richiesto dalla legge secondo gli standard di emissione dell’UE. Ma hanno evitato di competere sull’utilizzo del pieno potenziale di questa tecnologia per pulire meglio di quanto richiesto da legge”, ha dichiarato in una nota il capo dell’Antitrust dell’Unione Europea, Margrethe Vestager.
“Quindi la decisione odierna riguarda il modo in cui la cooperazione tecnica legittima è andata storta. E non tolleriamo che le aziende colludano”.
Un altro colpo, l’ennesimo, soprattutto al prestigio dell’industria automobilistica tedesca la cui superiorità tecnica si è rivelata essere, alla fine, frutto di una mezza truffa. Questa è solo l’ennesima sanzione legata allo scandalo dieselgate, iniziato dai test USA nel 2014 e che ora si avvia al suo doloroso epilogo. La cifra di 875 milioni non è molto elevata, anche perché il gruppo VW, fra multe e costi di richiamo, ha già subito una sanzione dal costo complessivo di 13 miliardi di dollari, più di 10 miliardi di euro, comprensivo del costo di richiamo e adattamento di tutti i veicoli non a norma in circolazione. Comparato con questo la sanzione della commissione è poco più di un buffetto, come prevedibile vista la potenza delle lobby industriali tedesche a Bruxelles.
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