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Biden rende noti 1500 documenti sull’assassinio di Kennedy

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I National Archives il 15 dicembre hanno reso noti quasi 1.500 documenti governativi precedentemente segreti sull’assassinio del presidente John F. Kennedy nel 1963, in linea con una scadenza fissata dal presidente Joe Biden in ottobre. Trump, per la verità, aveva promesso di rendere noti TUTTI i documenti, ma Biden ha ridotto l’obiettivo.

I 1.491 documenti sono stati distribuiti in conformità con uno statuto federale che richiede al governo di rilasciare gli atti in suo possesso riguardanti l’assassinio di Kennedy. Includono cavi segreti della CIA, promemoria interni e altri documenti collegati all’assassinio di Kennedy a Dallas, il 22 novembre 1963, per il quale l’uomo armato Lee Harvey Oswald fu arrestato. Oswald è poi morto quando gli hanno sparato circa due giorni dopo, ucciso dal proprietario di un locale notturno e presunto associato mafioso Jack Ruby.

Molti dei file fanno luce sulle visite di Oswald all’ambasciata sovietica e cubana e menzionano le tensioni tra gli Stati Uniti e Cuba e una dichiarazione del leader Fidel Castro sulle possibili minacce  per i leader statunitensi “se avessero aiutato in qualsiasi tentativo di eliminare i leader di Cuba.”

I documenti includono anche la discussione, nei giorni successivi all’assassinio, del potenziale coinvolgimento di Cuba nell’uccisione di Kennedy.

Un documento della CIA contrassegnato come “Segreto” afferma che un individuo con cui l’assassino di Kennedy ha parlato era il console dell’ambasciata sovietica, che aveva legami con il “dipartimento assassini” del KGB. La coppia ha discusso degli sforzi del sicario per ottenere un visto per visitare l’Unione Sovietica, secondo i documenti.

Il 3 ottobre 1963, più di un mese prima dell’assassinio, Oswald tornò negli Stati Uniti attraverso un valico al confine con il Texas.

Un altro documento descrive in dettaglio cosa si dice fossero complotti della CIA per assassinare Castro, incluso uno schema del 1960 “che prevedeva l’uso della malavita criminale con contatti all’interno di Cuba”.

È stato anche reso pubblico un rapporto secondo cui gli australiani nel 1962 avevano ricevuto una soffiata da un uomo che sosteneva che ci fosse un complotto per uccidere Kennedy. L’uomo ha affermato di essere un autista per i diplomatici sovietici. Ne è seguita un’indagine, ma i funzionari hanno concluso che la pista non era credibile.

Insomma ci sono ancora più misteri attorno a un crimine avvenuto 60 anni fa…

 


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