Attualità
BERLUSCONI I VOTI DEI GRILLINI E DEI SOVRANISTI NON LI AVRAI MAI! di A.M. Rinaldi
Ci risiamo! E’ notizia che il Cav sta affilando le armi per riscendere in campo in attesa della sentenza di Strasburgo sull’incandidabilità che gli consentirebbe di presentarsi alle prossime elezioni. Per le dichiarazioni che sta rilasciando in queste ore si ha nettamente l’impressione che l’esito per lui sia già scontato visto che i toni hanno già il sapore di piena campagna elettorale: “Immaginare una sorta di innaturale alleanza fra destra e sinistra per combattere Grillo sarebbe il modo migliore per fargli avere nuovi consensi. Anche per evitare il pericolo M5S, di fronte all’implosione e al fallimento del PD, l’unica soluzione è un centrodestra forte, credibile, vincente e liberale, la sfida in Italia non è solo quella di battere i grillini. Il Movimento Cinque Stelle è un pericolo, certamente, ma dobbiamo anche mettere fine al cattivo governo del Partito democratico che non ha risolto nessuno dei problemi del nostro Paese” poi “I populisti non vanno snobbati. Attenti a sottovalutarli” e sull’Europa: “Una seconda moneta per il rilancio”.
Insomma piena “campagna acquisti” di voti a tutto campo per tornare a galla! Cerchiamo di analizzare come realmente stanno le cose. Berlusconi è nel disperato tentativo di intercettare consensi dopo che gli italiani gli hanno voltato le spalle e molti dei suoi parlamentari hanno cambiato casacca appena hanno sentito puzza di bruciato, e tutto questo perché fintanto avrà peso politico anche le sue aziende e le sue vicissitudini giudiziarie personali avranno vita più facile. D’altronde il Patto del Nazareno stilato con Renzi gli ha garantito tre anni di relativa tranquillità ma che rischia di diventare presto “obsoleto” se cambieranno i rapporti di forza che scaturiranno dalle prossime consultazioni politiche.
Insomma il Cav ha disperato bisogno di “contare” di più per avere un ruolo politico che gli consenta, non dico di governare in prima persona, ma almeno di condizionare i prossimi governi. E allora dove li va a prendere i voti? Oltre al sempre più grosso partito dell’astensione ormai insensibile ai soliti slogan berlusconiani sulla riduzione di tasse e pensioni minime più alte salvo poi non alzare un dito sul raddoppio degli estimi catastali, l’unico modo per cercare voti è nell’andare a pescare fra i grillini e fra i sovranisti (leggasi Lega di Salvini e FdI della Meloni) e in generale fra tutti quelli a cui l’Unione Europea e l’euro iniziano a stare pesantemente sulle scatole.
Ma proprio qui Berlusconi dimostra di fare i conti senza l’oste! Chi ha fino ad ora votato per il M5S, e lo dice chi non è grillino anche se ha girato centinaia e centinaia di Meet-up sparsi per lo Stivale per convegni divulgativi, lo ha fatto perché era arcistufo e schifato dalla politica italiana, Berlusconi compreso, e difficilmente si sentirebbe rappresentato dalle olgettine di turno o sempre dalle stesse facce cotte e ricotte, preferendo di gran lunga continuare a votare attivisti, se pur pescati in rete, o addirittura in alternativa non andare proprio a votare. Quindi se il Cav pensa di pescare fra i pentastellati per disinnescare “il pericolo di ritrovarseli al governo” fa male i calcoli e l’unico modo che gli rimane per tenerli a bada è rispolverare il Patto del Nazareno per giungere presto a un accordo con il PD per una legge elettorale che preveda meccanismi che li svantaggino nell’attribuzione dei seggi.
Se poi il Cav rivolge anche le sue attenzioni ai Sovranisti si illude ancora di più. Non ha ancora compreso che i Sovranisti appartengono a un ideale che non si rifà ai soliti schemi della politica che hanno sempre diviso gli italiani fra destra, sinistra, centro, centro destra e centro sinistra, ma che auspicano fortemente che il cittadino ritorni ad essere l’arbitro del proprio destino. Gli ultimi ammiccamenti sulla necessità di “cambiare” questa Europa non sono minimamente credibili nella misura in cui Forza Italia permane nel gruppo parlamentare europeo del PPE, seduti fianco a fianco della Sig.ra Angela Merkel, che ha consentito l’accordo per la nomina di Antonio Tajani “euroforico doc” a presidente dell’Europarlamento.
Il buon Silvio s’illude veramente che i grillini e i Sovranisti siano così ingenui (per non dire FESSI) da firmare una cambiale in bianco votandolo sapendo già perfettamente che sarà messa all’incasso con un accordo già fatto con il PD?
Ma chi crede di prendere in giro? Come la “sòla” della doppia moneta, che non risolverebbe minimamente la tragica situazione economica del Paese, anzi la peggiorerebbe perché rimarrebbero intatti i vincoli di bilancio dei trattati, il pagamento del debito e le relative tasse in euro e tutte le imposizioni che provengono da Bruxelles e Francoforte. Fumo negli occhi per accontentare capra e cavoli ma non certo per il bene del Paese che invece avrebbe bisogno di una classe politica con gli attributi che persegua il ritorno alla piena Sovranità senza se e senza ma e non a soluzioni di compromesso. Insomma l’Italia ha bisogno di recuperare la propria politica economica sottratta dai trattati per perseguire l’obiettivo costituzionale della piena occupazione e non della stabilità dei prezzi e del pareggio di bilancio, pertanto la sortita di Berlusconi della doppia moneta non risolverebbe questa vitale esigenza!
Insomma Berlusconi in cerca del solito coniglio da tirare fuori dal cilindro, ma che questa volta rischia come mai di non trovare neanche un topolino perché il suo tempo è ormai scaduto e rischia di fare fine del vecchio pugile suonato che si rifiuta di appendere i guantoni al muro.
Si metta l’anima in pace perché lo scalpo dei grillini e dei Sovranisti non l’avrà mai!
Antonio M. Rinaldi
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