Attualità
Benvenuti nel mondo totalmente deflattivo, ma Draghi dice che “La crescita è solida”
In una giornata grigia i dati dell’inflazione confermano che c’è non un rallentamento, ma un gelo totale in Europa.
Iniziamo a presentare un po’ di dati sui prezzi con qualche aggiunta.
- prima di tutto i prezzi alla produzione in area euro sono in calo verticale:
- Quindi vediamo l’andamento de prezzi in Germania, in questo caso inflazione Mese su Mese
- Inflazione Italia, anno su anno:
- Spagna disoccupazione, numero di disoccupati:
Cosa succede? Semplicemente che il ralentamento mondiale e la fine del QE stanno portando ad un rallentamento economico molto forte, e questo viene a colpire prima di tutto i prezzi. Ecco quindi spiegato il crollo dei prezzi alla produzione in area euro che poi si trasforma in crollo dei prezzi al consumo, il “CPI” Consumer price index. Il crollo è quasi verticale e lo si vede in Germania dove abbiamo messo l’indice mese su mese, ma anche in Italia. Il passo successivo del rallentamento si vede in Spagna, con l’aumento dei disoccupati, ma in assenza di misure come il Reddito di Cittadinanza, cioè di discontinuità.
In questa situazione ci vorrebbero dei forti cambiamenti delle politiche fiscali e monetarie europee, con un QE diretto però ai consumi non l sistema bancario ed alle bolle degli asset, con creiteri guidati al credito al consumo ed alle aziende. Quindi bisognerebbe rottamare i vari vincoli di Maastricht, sempre con l’accompagnamento della politica espansiva. Se così non sarà è solo questioni di mesi prima che anche in Germania , Italia e Francia aumentino i disoccupati, quelli veri, e pensate che l’Italia potrebbe perfino essere un po’ più fortunata degli altri.
Tutto il resto è noia.
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