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Batterie: arriva il “Passaporto” per le batterie voluto dai signori di Davos

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I produttori e alcuni enti intergovernativi vogliono certificare quanto siano effettivamente “Verdi” le batterie di auto, scooter e bici elettriche. La Global Battery Alliance (GBA) spera d’introdurre  i “Passaporti” per le batterie green  prima della  fine del 2022. Il progetto, che è stato avviato al World Economic Forum, cioè dai signori di Davos, e mira a informare i consumatori sull’impatto ambientale delle batterie dei veicoli elettrici. Così potremo, o potranno, sapere, quali siano le batterie più verdi.

I veicoli elettrici sono considerati fondamentali per affrontare il cambiamento climatico, ma un rapporto GBA del 2019 ha evidenziato come il rapido aumento della produzione di batterie abbia portato a delle sfide ecologiche enormi: “La produzione di una batteria ricaricabile – dalla mia al veicolo elettrico – pone significativi rischi sociali e ambientali”. “Questi vanno dall’estrazione mineraria (lavoro minorile, condizioni di lavoro non sicure, diritti degli indigeni), ai processi di produzione (impronta di CO2, uso dell’acqua, perdita di biodiversità, inquinamento) e hanno un impatto significativo sulla sostenibilità complessiva del prodotto finale”.

Il GBA – una partnership pubblico-privata di 80 aziende, organizzazioni governative e non governative – vuole vedere atteggiamenti più sostenibili e responsabili nei confronti della produzione e del riciclaggio delle batterie.  L’organizzazione ritiene che fornire informazioni di base ai consumatori nel punto vendita sia un passaggio necessario. Ovviamente le informazione saranno elaborate da questa organizzazione mista, che avrà il proprio personale concetto di sostenibilità.

Il passaporto della batteria sarebbe una rappresentazione digitale di ciascuna batteria, che trasmetteva informazioni sulla sua storia di produzione e provenienza e anche dettagli su come potrebbe essere utilizzata o elaborata dopo la sua vita in un veicolo elettrico.

Il suggerimento potrebbe anche essere positivo, se non fosse che, vista l’origine dell’idea, probabilmente sarà utilizzato per manovrare e distorcere un mercato nascente. Purtroppo anni di manovre losche, di enti internazionali ostaggio di poteri non trasparenti, ci hanno abituato a non credere troppo a queste certficazioni. Chissà, magari questa volta potrebbe essere diveso.

 


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