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Balanzoni richiamata dall’ordine dei medici. Eppure altri si erano già espressi come lei in passato. Di Lucy Percy

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La dottoressa Balanzoni, medico anestesista, conosciuta in questi due anni sul web per le sue critiche argomentate sul cd. vaccino anticovid, è stata convocata da parte dell’ordine dei medici di Venezia in data 23 febbraio 2022 alle ore 12.00.

E’ la stessa dottoressa a darne notizia: ha infatti pubblicato sui social network Twitter e Telegram la lettera di convocazione per il procedimento disciplinare nei suoi confronti.

Nell’invito, a firma del presidente dell’ordine dott. Giovanni Leoni, si legge: “in relazione alla sua posizione antivaccinista e di violento contrasto alla gestione pandemica quotidianamente esternata sui principali social”.

Il presidente dell’ordine dei medici dott. Leoni contesta la posizione antivaccinista omettendo che si tratta della contrarietà della dottoressa al solo “vaccino” anticovid.

La precisione nella scienza è tutto, o almeno dovrebbe esserlo, il contestare senza la dovuta precisione semantica denota l’ostilità nei confronti della Balanzoni.

Le etichette sono una facile scappatoia quando non si hanno argomenti solidi con i quali confutare una tesi.

Entrando nel merito della questione, le “posizioni antivacciniste” della dottoressa Balanzoni possono essere subito confortate dalla posizione antivaccinista tenuta nel 2009 da parte del dott. Crisarà, attuale presidente dell’ordine dei medici di Padova.

In una intervista pubblicata sul quotidiano on line “La Stampa” del 27 ottobre 2009 e riguardante l’immunizzazione dalla influenza A il dott. Crisarà affermava: «Con i miei assistiti ho un rapporto di fiducia e non mi sentirei di consigliare nulla di non abbastanza sperimentato, nel cui stato di conservazione compare il mercurio»: in Veneto la posizione del dottor Domenico Crisarà, oltre mille mutuati, fra cui 350 ultra sessantacinquenni, sta facendo discutere: «Manca meno di una settimana all’arrivo dei flaconi e noi medici di famiglia non sappiamo se dev’essere somministrato in una sola iniezione o in doppio richiamo». Spaventano i possibili rischi collaterali, certo non aiuta la richiesta di firmare il consenso informato prima dell’iniezione: «Prassi insolita», commenta Crisarà. Sono tre, per il momento, i vaccini «autorizzati» dall’Emea, Agenzia Europea per i medicinali. In Germania quasi tutti i medici avrebbero scelto il tipo senza adiuvante. Altro segnale d’allarme.

(fonte https://www.lastampa.it/cronaca/2009/10/27/news/influenza-a-i-mille-dubbi-del-vaccino-1.37057308, ultima consultazione url 22.02.2022)

Insomma, Crisarà novax contro l’influenza A era incontestabile, mentre la Balanzoni è passibile di procedimento disciplinare.

Le parole del dott. Crisarà nel 2009 dimostrano saggezza, si potrà obiettare, erano altri tempi: la medicina difensiva era ai massimi livelli, esisteva ancora il principio di precauzione, la stagione delle riforme in tema di responsabilità medica -sia civile che penale- non era ancora cominciata e non esisteva lo scudo penale, il nesso causale non era un algoritmo.

Oggi è vietato contestare la tesi scientifica di Stato, è diventato inutile argomentare, esiste solo una verità e i medici li troviamo in tv e a scrivere sui giornali di qualsiasi argomento; ciò che conta è che siano a favore del cd. vaccino anticovid, quest’ultima posizione li legittima ad offendere, dimenticare i tagli alla sanità, le infezioni nosocomiali (anche queste le chiedono la scienza?), bypassare il codice disciplinare dell’ente pubblico per il quale lavorano e a non comunicare preventivamente al datore di lavoro gli incarichi a pagamento, con buona pace dell’agente contabile e della corte dei conti.

E’ proprio vero che il livello etico di un Ordine Professionale rispecchia quello dell’intero Paese.


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