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Auto EV: la Cina investe pesantemente nelle infrastrutture dell’Asia Centrale

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La Cina sta portando avanti una serie di investimenti e progetti infrastrutturali in Asia Centrale, volti a incrementare le esportazioni nella regione e oltre. La strategia è chiara: prevedendo che in futuro  comunque l’auto elettrica si espanderà anche in queste regioni che producono idrocarburi, Pechino vuole avere il controllo di quella che in futuro diventerà un’importante fonte di reddito e anche di controllo sytrategico sulla regione. Inoltre tutte le infrastrutture puntanoa sostituire la debole influenza russa con una forte presenza cinese. Il futuro del controllo economico di queste aree strategiche è in gioco.

In Uzbekistan, i dirigenti cinesi stanno cercando di rafforzare la loro presa sul mercato dei veicoli elettrici. All’inizio di dicembre, l’azienda cinese Henan Suda ha firmato un accordo con il Ministero dell’Energia dell’Uzbekistan per la costruzione di circa 50.000 stazioni di ricarica per veicoli elettrici in tutto il paese entro il 2033. Già nel 2024 verranno costruite 2.500 stazioni di ricarica. Si prevede che il progetto servirà circa 700.000 veicoli elettrici una volta completato. Nei primi 10 mesi del 2023, la Cina ha esportato oltre 20.000 veicoli elettrici in Uzbekistan.

Altrove, il governo del Kirghizistan ha approvato un progetto da 700 milioni di dollari per la costruzione di un centro di scambi commerciali nella regione Chui del Kirghizistan. Il progetto, che sarà gestito da un’entità chiamata Kyrgyz-Chinese Investment Holding Co. In uno sviluppo separato, Bakyt Torobaev, il vicepresidente del gabinetto del Kirghizistan, ha annunciato che nel 2024 verrà costruito un nuovo posto di blocco lungo la frontiera cinese, chiamato Bedel, e un ponte a quattro corsie presso l’attuale posto di blocco di Irkeshtam, come riporta Sputnik.

Nel frattempo, in Kazakistan, un’azienda cinese, Gezhouba Group Cement Co. Ltd., ha firmato un accordo del valore di 220 milioni di dollari per la costruzione di un cementificio nella regione di Almaty. Inoltre, la Cina sta valutando un investimento di 110 milioni di euro in un importante progetto ospedaliero. La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo sta valutando un investimento simile nel progetto, come riporta il media Kursiv. L’ospedale previsto avrà 630 posti letto e sarà situato a Kokshetau, un centro regionale nel nord del Kazakistan. Il costo totale della costruzione è stimato in 467 milioni di euro.


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