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Attentato all’ambasciata Azera manda la tensione con l’Iran alle stelle

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Un uomo armato ha fatto irruzione nell’ambasciata azera a Teheran il 27 gennaio, uccidendo una guardia e ferendone altre due. L’Iran ha dichiarato che l’attacco è stato motivato da ragioni personali, ma Baku lo ha definito un “attacco terroristico”.

L’incidente ha portato l’Azerbaigian a sospendere temporaneamente le operazioni presso l’ambasciata a Teheran e ad evacuare il personale dal Paese. I media iraniani hanno dichiarato che l’aggressore, che è stato arrestato, è un uomo iraniano sposato con una donna azera. L’aggressore ha dichiarato che la moglie è scomparsa dopo essere entrata nell’ambasciata dell’Azerbaigian.

Perché è importante: l’incidente ha ulteriormente teso le relazioni tra i vicini, che hanno una storia di tensioni. L’Azerbaigian è da tempo sospettoso dei legami dell’Iran con l’Armenia, arcinemico di Baku. Nel frattempo, Teheran ha espresso sempre più preoccupazione per l’approfondimento delle relazioni dell’Azerbaigian con Israele, nemico regionale di Teheran. All’inizio di questo mese, Baku ha nominato il suo primo ambasciatore in assoluto in Israele, che è un importante fornitore di armi per l’Azerbaigian.

L’Azerbaigian si è anche a lungo lamentato del presunto maltrattamento da parte dell’Iran della sua consistente minoranza etnica azera. Teheran ha accusato Baku di fomentare il sentimento separatista nella Repubblica islamica.

L’analista Habib Hosseinifard ha dichiarato a Radio Farda di RFE/RL che l’attacco all’ambasciata ha portato a un “sovraccarico” di tensioni.

“L’Iran sostiene che alcune delle azioni di Israele contro il Paese sono organizzate dall’interno dell’Azerbaigian. Inoltre, l’Iran accusa l’Azerbaigian di incitare la minoranza azera del Paese, mentre Baku accusa Teheran di rafforzare i gruppi sciiti estremisti all’interno dell’Azerbaigian. Tutto ciò ha aumentato le tensioni, soprattutto negli ultimi due anni”, ha dichiarato.

Cosa succederà: Dopo l’attacco all’ambasciata, l’Iran ha cercato di allentare le tensioni con l’Azerbaigian. Ma Baku sembra aver alzato la posta annunciando, il 31 gennaio, l’arresto di sette membri di una rete di spionaggio iraniana in Azerbaigian.

Nel frattempo, il viceministro degli Esteri dell’Azerbaigian Khalaf Khalafov ha dichiarato in un comunicato del 31 gennaio che “la sospensione delle operazioni di una missione diplomatica in qualsiasi Paese è una questione seria” e che Baku ha fatto sapere a Teheran che “non ci fidiamo dell’Iran per quanto riguarda la garanzia della sicurezza dei dipendenti della nostra ambasciata”.

La dichiarazione è arrivata pochi giorni dopo che il Presidente iraniano Ebrahim Raisi ha detto al Presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev in una telefonata che “i governi dell’Iran e dell’Azerbaigian non possono permettersi che le relazioni bilaterali siano influenzate dai suggerimenti di coloro che vogliono male alle due nazioni”, secondo il sito web del governo iraniano. Appare evidente che la situazione si sta rendendo complessa in quell’area del mondo anche perché il governo azero comunque ha ottimi accordi con gli USA e l’Europa.

 


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