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Armando Siri: sono andato a trovare il ragazzo che ha subito un TSO per le mascherine, e…

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Armando Siri è andato a Fano a trovare il ragazzo diciottenne sottoposto a TSO perché a scuola ha protestato contro l’obbligo della mascherina incatenandosi al proprio banco scolastico. Una protesta legittima, non violenta, e che la scuola poteva trattare in altro modo, secondo le modalità disciplinari.

Il ragazzino è un ragazzo normale, non un naziskin, ma uno scout, un ragazzo mite e sensibile, fin timido, ma un ragazzo non piegato all’ipocrisia degli adulti. Invece gli hanno fatto un Trattamento Sanitario Obbligatorio, lo hanno chiuso in un reparto di psichiatria il tutto con la firma del sindaco di Fano.

Quindi in Italia un bullo che picchia un docente o i compagni la fa franca, ma un ragazzo che, legittimamente, protesta contro una misura a lui non comprensibile, allora viene mandato al TSO. Quale messaggio diamo ai giovani: se sei pecora puoi essere violento, se però contesti l’autorità ti mando al manicomio?

A questo punto è necessario che qualcuno risponda di questa ingiustizia, e questo qualcuno è il SINDACO DI FANO che ha autorizzato questo trattamento. Speriamo che la magistratura, una volta tanto, faccia il suo corso.

Buon ascolto e ringraziamo Inriverente.


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