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Economia

Apple nel Panico organizza Voli Aerei d’Emergenza per esportare gli iPhone negli USA

Apple produce airpod e Iphone tutti in paesi dove i dazi pesano moltissimo, come India e Cina, per cui sono partiti diversi jet carichi di telefoni per evitare di pagare dazi enormi

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Apple ha organizzato almeno cinque spedizioni aeree d’emergenza di iPhone e altri prodotti dall’India e dalla Cina verso gli Stati Uniti, con l’obiettivo di evitare i nuovi dazi doganali introdotti a seguito del blitz “Liberation Day” del Presidente Trump mercoledì scorso.

“Le fabbriche in India, Cina e altre località chiave avevano spedito prodotti negli Stati Uniti in previsione dei dazi più elevati,” ha riportato il Times of India, citando una fonte a conoscenza della situazione. La fonte ha aggiunto: “Le scorte arrivate pagando dazi inferiori proteggeranno temporaneamente l’azienda dai prezzi più alti che dovrà sostenere per le nuove spedizioni secondo le aliquote daziarie riviste.”

L’accumulo d’emergenza di scorte di iPhone e AirPods da parte di Apple – prodotti principalmente in India e Cina – permetterà all’azienda di mantenere i prezzi attuali sulle esportazioni verso gli Stati Uniti. L’azienda è soggetta a un dazio del 26% sulle spedizioni dall’India e a un dazio del 54% sulle merci provenienti dalla Cina. Oggi Trump ha minacciato di raddoppiare potenzialmente i livelli dei dazi sulla Cina del 50%.

I dati commerciali della piattaforma sulla catena di approvvigionamento Sayari mostrano che Foxconn India è un fornitore principale per il CEO Tim Cook.

Ecco maggiori dettagli sulla catena di approvvigionamento globale di Apple, che si trova principalmente in Asia (o la regione su cui Trump ha scatenato un “bazooka tariffario”):

  • India, dove Apple produce sempre più iPhone e AirPods, avrà un dazio del 26%.
  • Vietnam, dove l’azienda ora produce alcuni AirPods, iPad, Apple Watch e Mac, sarà colpito da un dazio del 46%.
  • Malesia, dove Apple produce sempre più Mac, avrà un dazio del 24%.
  • Thailandia, dove l’azienda produce anche alcuni Mac, subirà un dazio del 37%.
  • Irlanda, all’interno dell’Unione Europea, è soggetta a un dazio del 20%. Apple vi produce alcuni iMac.
  • Indonesia, che inizierà presto a produrre AirTag e la rete per le cuffie AirPods Max, è soggetta a un dazio del 32%.

Gli ultimi dazi per la Cina saranno del 34%, portando il livello totale al 54%. Ma il quadro generale suggerisce che Apple non otterrà tanti benefici quanti sperati dalla diversificazione al di fuori della Cina. Apple subirà comunque un impatto negativo sugli iPhone prodotti in India, sugli AirPods prodotti in Vietnam e sui Mac prodotti altrove in Asia.

Apple è in preda al panico a causa dei dazi. Resta da vedere se Cook sarà in grado di mantenere l’attuale soglia di prezzo psicologica di 999 dollari per la prossima versione dell’iPhone, o se dovrà riportare tutte le linee di produzione in patria.


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