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Andate in quarantena? Ve la pagate voi. L’INPS non coprirà nè pagherà gli stipendi

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Il medico vi manda in quarantena perché avete avuto un contatto sospetto? Purtroppo dovete pagarvi tutto da soli e non prenderete stipendio.

Come fa notare l’INPS nella comunicazione 2841 del 6/8, molto banalmente, non ci sono i soldi per pagare le quarantene, perché non sono stati stanziati. Quindi l’Inps  avverte i datori di lavoro: eventuali periodi di quarantena, che siano stati riconosciuti come «malattia» (come è stato possibile fino al 31 dicembre), sono considerati indebiti e per le eventuali indennità erogate ai dipendenti verrà richiesto il rimborso.

Quali sono le tutele rimasta a chi si trovasse in quarantena?

La «quarantena» con sorveglianza attiva, come quella nei Covid Hotel  potrà essere ancora rimborsata per il 2020, ma solo nel limite degli stanziamenti da 663 milioni e per il 2020. Come già detto, nel 2021 niente.

Cosa resta quindi a chi va in quarantena, e non sicuramente per sua colpa, per ottenere qualche fondo?

  • la “Quarantena disabili”, o “Fragili”, prevista dall’art.26 c 2  del cura Italia, che equipara la quarantena al ricovero ospedaliero, quando non sia possibile il cosiddetto “Lavoro agile” per chi ha una certificata situazione di disagio, come, ad esempio una invalidità riconosciuta o una situazione di rischio per la salute. Questo capitolo ha ricevuto uno stanziamento per 282 milioni nel 2021, per cui è possibile ricorrervi, ma solo fino al 30 giugno 2021, data l’esiguità dello stanziamento. La possibilità di utilizzare il lavoro agile è stata prolungata al 31 ottobre 2021;
  • l “Malattia covid”, vedendo la quarantena equiparata a una malattia riconosciuta quando è possibile, soluzione per la quale il ministero del Lavoro ha lasciato mano libera.

Tra un paio di mesi vedremo come si comporteranno INPS e Governo, a fronte della nuova emergenza.

 

 

La «malattia Covid».

Terza e ultima ipotesi di tutela è la «malattia Covid» che il decreto Cura Italia (art. 26, comma 3) ha disposto che sia equiparato alla malattia ordinaria. L’Inps precisa che le indicazioni del ministero del lavo


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