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Anche i cinesi preferiscono l’aria condizionata alla Pace, quindi bruciano più carbone

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Il premier cinese Li Keqiang ha dichiarato questa settimana che la Cina dovrebbe aumentare la sua capacità di produzione di carbone per evitare interruzioni di corrente, dato che le regioni settentrionali e centrali del Paese stanno soffocando in un’ondata di calore che sta portando il consumo di energia elettrica a livelli record per l’intenso utilizzo dei condizionatori. Pare proprio che anche i cinesi preferiscano l’aria condizionata alla pace, chissà perché ….

La Cina ha bisogno di “prevenire risolutamente le interruzioni di corrente”, ha dichiarato martedì il premier, mentre un’ondata di caldo attraversa la Cina settentrionale e centrale, mentre le forti piogge nelle province meridionali stanno inondando le città, anche nella provincia più popolosa, il Guangdong.

I consumatori stanno aumentando l’aria condizionata nel nord del paese, portando la domanda di energia elettrica in Cina a livelli record e minacciando di sovraccaricare nuovamente la rete elettrica cinese, in un momento in cui, fra  l’altro, l’alleggerimento dei lockdown sta portando a un aumento delle necessità energetiche per scopi produttivi.

Negli ultimi mesi la Cina ha aumentato in modo significativo la produzione di carbone, in seguito agli ordini del governo di aumentare la fornitura di carbone. Lo scorso autunno, di fronte alla carenza di energia elettrica, le autorità cinesi hanno ordinato un aumento della produzione interna di carbone, mentre i prezzi globali del carbone salivano alle stelle. A marzo, la produzione giornaliera di carbone della Cina ha raggiunto un livello record, con un aumento del 15% rispetto al marzo 2021.

Tuttavia, i minatori cinesi cercano di soddisfare la quantità richiesta indipendentemente dalla qualità, che spesso è bassa e meno efficiente quando viene bruciata nelle centrali elettriche a carbone. Come in tutti i sistemi a controllo centralizzato e statale, anche in questo caso l’ordine viene obbedito, ma il risultato non è quello sperato.

Quindi, nonostante il boom della produzione di carbone degli ultimi mesi, la Cina potrebbe subire un’altra crisi energetica quest’estate, perché la produzione maggiore non garantirà un maggior output energetico, nonostante i desideri del governo.

Negli ultimi mesi la Cina ha posto maggiore enfasi sulla sicurezza energetica. All’inizio di quest’anno, la Cina ha dichiarato che continuerà a massimizzare l’uso del carbone nei prossimi anni per garantire la propria sicurezza energetica, nonostante l’impegno a contribuire agli sforzi globali per ridurre le emissioni. Mica siamo in Europa dove si inseguono incredibili obiettivi “Verdi” mettendo a repentaglio tutto il sistema economico!

La Cina è preoccupata per la sua sicurezza energetica dopo la crisi energetica dell’autunno 2021 e, più recentemente, l’invasione russa dell’Ucraina, che ha portato alle stelle i prezzi delle materie prime energetiche.


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