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Analfabetismo finanziario, cos’è e come combatterlo

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Analfabetismo finanziario

In Italia l’alfabetismo finanziario è un problema serio. Equivale infatti ad avere una popolazione che per la gran parte non sa come funzionano le banche, se i loro risparmi sono al sicuro, che cosa può accadergli in caso di crisi.

Secondo alcune stime, ben il 74% degli italiani soffre di analfabetismo finanziario perché non ha una cultura finanziaria.

Se non hai capito non è colpa tua ma di chi te lo spiega

“Analfabetismo Finanziario in Italia: 74% non ha un’educazione finanziaria”

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“Analfabetismo finanziario, Banca d’Italia: “Italia peggiore tra i Paesi Ocse, firmate solo quello che siete in grado di comprendere”

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C’è però una buona notizia L’analafabetismo finanziario non dipende dal grado di istruzione. Ciò significa sì, che colpisce tutti indistintamente, ma che conoscere e capire l’economia è alla portata di tutti, se trovi chi te la sa spiegare. 

Analfabetismo finanziario, come si riconosce

Nei recenti incontri che ho avuto con piccoli gruppi di persone in cui ho parlato di moneta, di banche e di inflazione, presentando il libro di economia spiegata facile, ho potuto verificare che le persone non sono preparate ai cambiamenti repentini o persino violenti che la tecnologia, la deriva economico-liberista e i venti di guerra stanno determinando.
Sono stato e vengo tutt’ora chiamato a parlare in pubblico perché i cittadini sono spaventati dalla piega che l’economia ha preso, prima per il covid, poi per l’insediamento di Draghi al Governo ed oggi per la situazione in Ucraina.
Mi viene chiesto di dare almeno le basi di macroeconomia che aiutino i cittadini ad orientarsi in mezzo a tutto questo caos.

La sensazione di non essere affatto in un mondo sicuro dal punto di vista finanziario riguarda una fetta di popolazione minoritaria. Ben pochi si stanno accorgendo che il proprio destino è nelle loro mani. Tra questi ci sono sicuramente le persone che hanno partecipato agli incontri.
La quasi totalità della restante popolazione è ancora attaccata ad antiche convinzioni, come quella che la banca sia un luogo sicuro, che i risparmi non siano a rischio di svalutazione, che qualunque cosa succeda i loro soldi sono dentro ad un caveau e che nessuno glieli possa portare via.

In molti hanno anche una obsoleta visione del risparmio e degli investimenti, tanto che ancora oggi pensano che la soluzione sia a portata di mano, ovvero allo sportello della loro banca. Credono infatti che i piani di accumulo e di investimento proposti dal loro istituto di credito siano fatti per garantirgli sempre l’imparzialità. Come se non fossero viziati da interessi legati ai piani finanziari della banca stessa.

Il destino di chi soffre di analfabetismo finanziario

Il destino di chi soffre di analfabetismo finanziario è a rischio. Il proliferare di pubblicità di corsi e metodi sicuri per fare soldi a palate su internet dimostrano che molti italiani si stanno facendo cogliere dal panico. Non ti fidare della fretta che la crisi ti sta mettendo addosso.
La fuori è sempre più pieno di risparmiatori truffati dopo aver investito in un corso, per aver abboccato al luccichio dell’amo del bitcoin. E di gente che credono in grafici e report ritoccati con Paint e Photoshop. È pieno di persone che vedono nel ventenne/trentenne che si fa riprendere con i grattacieli di Dubai alle spalle.

Il destino prevede anche di finire nelle fauci di uno dei tanti squali che infestano le acque delle crisi. Occhio.

La fretta consiglia male

Nonostante il governo a guida Draghi fosse già stato preconizzato nel 2012 (all’epoca fu scelto Monti, perché Draghi era alla BCE) e le politiche di austerity abbiano trasformato sin da allora i cittadini in limoni da spremere, ancora oggi c’è gente che cade dalle nuvole. Ma se a tutto c’è rimedio, come si suol dire, lo stesso non si può dire nel frangente in cui viviamo oggi in cui l’inflazione ormai ha già aggredito i risparmi degli italiani.

L’effetto domino della caduta di alcune banche italiane ha senza dubbio messo il pepe alle terga dei risparmiatori, ma non aver agito prima oggi li espone al logorio che l’inflazione ha sull’economia.
Troppo tardi per agire. L’inflazione è già all’opera. La crisi energetica, ancor prima di quella ucraina, ha fatto il resto.
Le persone hanno paura di una patrimoniale. Temono addirittura il prelievo forzoso sui conti correnti. Cosa fare prima che sia troppo tardi?

Innanzi tutto è bene prestare attenzione alle notizie quotidiane andando a verificare l’attendibilità delle news. Sì ma se non si hanno le basi finanziarie come si fa a separare le notizie buone dalle bufale? Come si fa a distinguere il sensazionalismo dalle news concrete?

Il libro di economia spiegata facile è nato per questo e non è facile trovare dei paragoni altrettanto affidabili, perché si sa che nel torbido si pesca meglio. Intendo dire che girano già molti squali che pur di venderci il loro corso di formazione finanziaria; il sistema che fa diventare tutti ricchi senza fatica e senza conoscenze economiche; o il metodo per fare soldi su Amazon oppure sui mercati finanziari; ci promettono guadagni in poco tempo.
Ci sono quelli che ci spingono a investire in bitcoin o altre cripto valute che ci aiuterebbero a diversificare il risparmio e a “difenderci dalle banche brutte e cattive che ci vogliono rubare i soldi”.
Stiamo molto attenti alle sirene dei nuovi profeti della finanza che si moltiplicano come i ratti quando si diffonde il panico.

Proprio mentre il panico serpeggia è il momento di avere sangue freddo e l’intelligenza di imparare a distinguere le truffe dalle ancore di salvezza che ci piovono addosso dai maghi che sul web ci promettono guadagni facili, mentre la nave affonda.

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Attenti ai furbi

Diffidate da coloro che vi mostrano i grafici dei loro guadagni fatti standosene al PC ad applicare “il metodo” miracoloso.
Non abboccate agli stessi che vi incitano ad investire massicciamente se durante il classico periodo di prova del metodo miracoloso vi pare di guadagnare in borsa – stanno facendo il gioco delle tre carte… truccate.

Prima cosa i grafici ed i resoconti che vi mostrano sono facilmente realizzabili con software di grafica. Secondo, se siete finiti nella rete dello squalo, questo vi farà “guadagnare” illudendovi di essere sul mercato reale, mentre in realtà vi sta facendo giocare con delle simulazioni che si basano sugli indici reali.

L’analfabetismo finanziario è un limite che abbiamo quasi tutti. La prima cosa da fare è rendersi conto dei nostri limiti e non vergognarsene.
La seconda cosa da fare è avvicinarsi ai temi economici con mezzi alla nostra portata. I libri che spiegano a livello di principiante: l’economia, le cripto valute, i mercati, non mancano.

Certo questo non risolve tutti i problemi di comprensione dei massimi sistemi, ma sono molto utili per imparare a distinguere da soli le truffe dalle opportunità; le persone serie dai ciarlatani.
E questo, credimi, è il lavoro più importante in assoluto.

Non dimentichiamoci che ciò di cui abbiamo bisogno è di farci una cultura economico-finanziaria. Quindi dobbiamo avere pazienza con noi stessi e rimboccarci le mani.

Di chi possiamo fidarci?

Questa è una domanda a cui è veramente difficile rispondere. Ho avuto modo di ascoltare serate informative promosse da esperti presunti o tali e mi sono reso conto che i ciarlatani in circolazione ci sono, eccome. Il fatto è che attorno a me, salvo qualche caso sporadico di persone che stavano all’erta nel tentativo di captare la truffa, il grosso del pubblico abboccava alla qualunque giungesse dall’oratore.
Di solito non sono le persone stupide che abboccano, ma “le ricette e i trucchi segreti” sono un’esca troppo golosa. Ci fa perdere il raziocinio e ci trasforma in fans del salvatore.

Per cominciare seguite le seguenti regole: diffidate dai fenomeni, verificate in modo autonomo – ovvero non sui dati che vi forniscono loro –  i risultati di ciò che promettono, fate domande, tante domande.
Quando ci si approccia ad un incontro pubblico bisognerebbe farlo sempre con cognizione di causa, cioè avendo delle basi culturali che ci permettano di mettere alla prova l’oratore con domande ben mirate. Questo ci mette in mano la cartina tornasole che ci fa capire se abbiamo di fronte una persona competente o meno. Personalmente mi ha aiutato a riconoscere molti casi di cialtroni. Il cialtrone lo riconosci da queste tre tipiche reazioni: ti risponde in modo evasivo, ovvero cambiando discorso; ti da una risposta diversa da quella che hai chiesto; risponde con una castroneria.

Il primo consiglio che do è di cercare dei consulenti finanziari indipendenti. Fanno il tuo interesse e si fanno pagare in rapporto ai risultati reali.
A costo di risultare impopolare, quando mi viene chiesta una soluzione pronto uso, do questo secondo consiglio al pubblico: studiate!

Che brutta risposta da sentirsi dire vero? Lo so che è difficile non farsi fregare ma da qualche parte bisogna cominciare. Del resto il nostro problema è l’analfabetismo finanziario.

 

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Analfabetismo finanziario affligge il 74% della popolazione italiana.
È un problema di cui non dobbiamo vergognarci e che si può risolvere

A seconda del nostro interesse in libreria si possono trovare veramente tanti libri per ogni gusto: pianificazione finanziaria, risparmi, i mercati finanziari, bitcoin e cripto in genere.
Il libro di economia spiegata facile ha un taglio meno specifico e si propone come il primo scalino per affrontare la scalinata della conoscenza finanziaria.
Attraverso l’uso di un linguaggio ultra semplice e di decine e decine di illustrazioni, in appena 10 capitoli ci spiega le basi necessarie e sufficienti per comprendere gli argomenti economici e politici. Ci mette nelle condizioni di riconoscere il truffatore che si può nascondere dietro la maschera del mago della finanza, del politico, dello squalo.

Il primo atto che si deve compiere se si vuole intraprendere la strada della consapevolezza finanziaria è di acquistare in libreria o sul sito dell’autore/editore.
Se vuoi essere coerente con il percorso scelto evita accuratamente Amazon. Così avrai iniziato a dare una mano all’economia ancora prima di aprire il libro.

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