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Al Gore al COP28: bisogna censurare l’informazione sui social media (perché dice la verità…)

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Al Gore, un personaggio che non si capisce con quali denari continui a girare il mondo annunciando oggi che domani il mondo esploderà, salvo essere smentito ogni giorno, incomincia ad essere arrabbiato con la realtà e quindi cerca di fare in modo che nessuno possa mai obbligarl ad affrontarla.

Per questo motivo il politico che ha avuto come unico merito quello di farsi sconfiggere da Bush alle elezioni  ha attaccato chi diffonde le notizie che hanno come unica colpa quella di smentire quello che lui dice.

Tanto per fare un esempio Al Gore aveva affermato che la calotta polare del Nord si sarebbe completamente sciolta, con una probabilità del 75% nel fra 5 e 7 anni dal 2009. Se non ci credete potete sentirlo dalla sua voce qui. Ovviamente questo non è successo e non succederà nel prossimo futuro..

Però Al Gore è intervenuto al COP28, invitato alla repressione, anzi letteralmente all’eliminazione dell’informazione tramite social media. Come potete sentire dalle sue stesse parole lui appoggia una situazione in cui “C’è una comune base di informazione”, quella che viene diffusa, ovviamente, dalla sua propaganda,, vera o falsa che sia, e quindi tutta l’altra possibile informazione deve essere cancellata.

 

Secondo Gore, le persone vengono trascinate in “tane di coniglio” da algoritmi che sono “l’equivalente digitale degli AR-15 – dovrebbero essere vietati, dovrebbero davvero essere vietati!” e che mostrano le notizie contrarie alle sua narrativa.

Gore ha affermato che “si tratta di un abuso del forum pubblico” e che le persone vengono risucchiate in camere d’eco.

“Se si passa troppo tempo nella camera dell’eco, ciò che viene armato è un’altra forma di AI, non di intelligenza artificiale, ma di follia artificiale! Sono serio!”. In realtà follia digitale è quella che vuole che vi sia solo una voce, quella della propaganda ufficiale, e che le altre vengano cancellate semplicemente perché non concordanti.

Ovviamente a lui da molto fastidio che sui social media facciano notare che tutto quello da lui detto negli ulti 25 anni sia un mare di allegre amenità che non si sono avverate. Che il “Consenso” scientifico sul cambiamento climatico antropico in rrealtà non esista, che ci siano una marea di scienziati qualificati che non concordino e che, in realtà, ancora ne sappiamo troppo poco. Al Gore vuole tutte queste voci tacciate, ed ha anche la faccia tosta di chiamare questo tipo di regime “Democrazia”.

Comunque, se volete farvi quattro risate,  Thomas Cartenacci per Fox ha raccolto una documentazione su tutte le previsioni di Gore che non si sono realizzate. Eppure lui gira il mondo, pagato non si sa da chi, a diffonderle.


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