Attualità
A MARZO LE NUOVE NORME BCE SUGLI NPL, POST ADDENDUM…. E VISCO CHIEDE PIETA’
Cari amici
il Consiglio di Vigilanza della MVU della BCE , nella persona del presidente Daniéle Nouy, nelle settimane scorse aveva confermato quello che era nell’aria da tempo, cioè che la BCE intendeva ritardare l’entrata in vigore delle nuove norme relative agli NPL, postponendone la pubblicazione al mese di marzo.
La decisione viene dopo le polemiche relative alla rpima proposta, il famoso “Addendum” che era stato presentato lo scorso dicembre e che prevedeva una copertura del 100% pr gli NPL, anche in essere, entro due anni per quelli non coperti da garanzie reali e di 5 per quelli con garanzie reali. Considerando che gli NPL in mano alle banche italiane ammontavano a 321 miliardi con una copertura del 56% media c’erano 144 miliardi di perdite da coprire in più anni, una botta da circa 40 ai 50 miliardi da chiedere al mercato o da accantonare dagli utili.
Naturalmente erano partite le proteste, finalmente anche veementi, dall’ABI che non ci stava a recitare la parte della vittima sacrificale ed il risultato è stato il ritiro dell’addendum. Ora bisogna vedere quale nuova macchinazione uscirà dalla testa del Comitato di Vigilanza, o meglio del comitato di repressione bancaria, della BCE. Se la soluzione non si discosterà significativamente dall’addendum vedremo i titoli delle banche italiane ballare la samba.
Ora come si prepara Banca d’Italia ?
Queste raccomandazioni sarebbero logiche e comprensibili se venissero da me da voi, o dal presidente dell’ABI, ma Visco è il governatore dell’ABI e membro del Board dei governatori della BCE. L’impressione è che il suo peso sia pari a zero e che si riduca a chiedere, fantozzianamente, pietà ad un ente che, evidentemente, risponde ad altri poteri, più elevati.
Presto sapremo se questo è vro, cioè se Visco, effettivamente, non conta nulla…
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