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Analisi e studi

5° passo – Il debito pubblico impagabile genera distopie

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Debito impagabile

Debito impagabile

Il debito totale nel mondo ha superato i 240.000 mld di dollari, che è più di tre volte tutto il PIL generato ogni anno nel mondo, e questo genera tre distopie: disuguaglianza, disoccupazione e distruzione dell’ambiente.

Il motivo per cui il debito totale, somma del debito pubblico e privato, cresce in tutte le nazioni del mondo, senza alcuna eccezione, è una conseguenza matematica di una anomalia del nostro sistema monetario, come spiega bene il mio amico Giovanni Lazzaretti, l’ideatore della nOmismatica https://monetapositiva.it/la-lunga-marcia-da-newton-alla-nomismatica/ :

“Poiché l’ente che emette il denaro è il medesimo ente che presta il medesimo denaro a interesse, il debito del mondo, per motivi matematici, e non per la buona o cattiva volontà dei popoli, è impagabile”.

Due sono i corollari di questa affermazione, chi crea il denaro guadagna continuamente e senza far nulla a causa degli interessi pagati, ma soprattutto è in grado di dominare sui popoli e sulle nazioni che hanno bisogno di quel denaro per scambiare beni e servizi.

La crescita esponenziale del debito

La velocità della crescita del debito è una funzione molto conosciuta in ambito matematico, si chiama esponenziale e quando il numero di anni diventa ragguardevole, il debito può diventare spropositato, come dimostra la storiella dal titolo “Un debito della Madonna” che ho pubblicato anni fa su ComeDonChisciotte https://comedonchisciotte.org/un-debito-della-madonna/.

Nel video associato a questo passo, trovate all’inizio un esempio che spiega come si è generato il debito pubblico in uno situazione simile all’Italia dalla 2° guerra mondiale ad oggi, ma può essere applicato a qualunque sistema dove il denaro utilizzato viene creato dal nulla con i prestiti e gli interessi.

La maggior parte delle persone crede che questo tipo di “moneta a debito”, cioè generata con i prestiti e gli interessi, sia l’unica moneta possibile in un sistema economico, mentre invece la moneta può essere sempre creata “senza debito”, cioè “positiva”, da chi ha il potere di imporre non solo le tasse, ma anche decidere quale moneta dobbiamo usare per pagarle.

Le obiezioni mainstream

Fino a qualche anno fa, quando facevamo queste affermazioni, i cosiddetti esperti economici mainstream ci dicevano che non era possibile per lo Stato creare moneta. Oggi tutti sanno che la moneta può essere creata, quindi sono costretti a ripiegare su altre argomentazioni piuttosto puerili :

  • se lo Stato crea denaro espropria i cittadini, perché paga beni e servizi con moneta creata dal nulla (Prof. Michele Boldrin);
  • se lo Stato crea denaro tassa i cittadini, perché aumenta l’inflazione che erode il potere di acquisto (Prof. Alberto Bisin).

La prima affermazione è falsa perché lo Stato con la moneta creata dal nulla paga beni e servizi che poi utilizza per il bene di tutti, e chi riceve quella moneta ha in cambio qualcosa che ha valore per l’acquisto di altri beni e servizi. Inoltre il vero esproprio è la situazione attuale, dove lo Stato prende in prestito dalle banche la moneta creata dal nulla, ma poi deve tassare tutti noi per restituirla con gli interessi.

Cornuti e mazziati.

La seconda affermazione è falsa perché in un sistema economico come quello italiano, dove la disoccupazione è arrivata al 10% e la capacità produttiva non utilizzata è del 30%, la creazione di moneta non può generare inflazione, almeno fino alla piena occupazione e al pieno utilizzo della capacità produttiva. Inoltre oggi l’inflazione è troppo bassa, perché vicina allo zero e lontana dall’obiettivo dell’UE del 2%, ma soprattutto sarebbe un problema solo per chi ha grandi capitali e vive di rendita, non certo per chi spende tutto ciò che guadagna.

Analizzeremo più approfonditamente nei passi successivi, il legame esistente tra la creazione di denaro e l’inflazione.

Le conseguenze del debito

Quello che ci interessa maggiormente è analizzare le conseguenze generate da questo sistema del debito, quelle che ho chiamato le tre distopie: disuguaglianza, disoccupazione e distruzione dell’ambiente.

Il debito totale nel mondo sottrae continuamente interessi dal 99% della popolazione più povera, arricchendo quell’1% della popolazione più ricca che vive di rendita sui mercati finanziari e si arricchisce sempre di più, soprattutto nelle crisi economiche come quella attuale.

Questo perché il debito totale è detenuto in larga parte da mercati finanziari e banche, che quindi chiedono interessi su tutta la massa monetaria che hanno generato e che siamo costretti ad usare perché non abbiamo alternative. Sto parlando della moneta elettronica bancaria e delle banconote, che vengono prestate al sistema economico e finanziario, e sulle quali paghiamo continuamente interessi.

Disuguaglianza

Questo genera un aumento esponenziale delle disuguaglianze, che hanno portato l’1% della popolazione più ricca a possedere più del 50% di tutta la ricchezza che c’è al mondo, mentre il 70% della popolazione più povera possiede solo il 2%. Ma soprattutto abbiamo che la ricchezza totale di metà della popolazione mondiale più povera, è uguale alla ricchezza posseduta da soli 26 multimiliardari.

Disoccupazione

Con questa ricchezza poche persone possono produrre in modo sempre più automatizzato, lasciando senza lavoro un numero sempre più alto di persone, che quindi non hanno di che vivere e sono costrette ad accettare qualsiasi lavoro e qualsiasi prezzo.

Stiamo andando verso la produzione di beni e servizi sempre più automatizzata ed accentrata nelle mani di sempre meno persone che possono in questo modo controllare le nostre vite.

Distruzione dell’ambiente

La produzione eccessiva e la crescita dei profitti, determinano come conseguenza la distruzione dell’ambiente in cui viviamo, perché l’attuale logica finanziaria e globalizzata, presta più attenzione alla massimizzazione dei profitti piuttosto che al bilancio eco-sostenibile dell’intero processo produttivo.

La piramide del debito

Viviamo in una enorme piramide dove i cittadini e le aziende sono nella base, subito sopra c’è lo Stato che ci fa pagare le tasse, sopra ancora le banche cui tutti, sia noi che lo Stato, paghiamo interessi sulla moneta che usiamo.

Sopra le banche ci sono le banche centrali, in grado non solo di finanziare illimitatamente le banche, ma anche i mercati finanziari, che sono i gradino più alto della piramide, una grande idrovora che sottrae continuamente risorse da tutti gli strati sottostanti, soprattutto dalla base costituita da cittadini ed aziende dell’economia reale.

Le conseguenze pratiche di questo sistema sono sotto gli occhi di tutti da tanti anni:

  • lo Stato è costretto a fare politiche di austerity per pagare gli interessi del debito pubblico impagabile che cresce continuamente, in pratica deve aumentare le tasse e ridurre i servizi;
  • le piccole e medie aziende sono sempre più vessate dallo Stato, per cui riducono i dipendenti o falliscono, quando non devono svendere la propria attività a qualche multinazionale;
  • i cittadini, sempre più disoccupati e costretti ad accettare lavori sempre meno pagati, fanno fatica a vivere e sono costretti ad indebitarsi sempre di più.

In questa situazione gli unici che ci guadagnano sono sempre i soliti soggetti, banche, speculatori, multinazionali, multimiliardari, che vivono di rendita e possono comprare nell’economia reale a prezzi sempre più bassi.

Conclusione

Le conseguenze della crisi economica che stiamo vivendo sono sostanzialmente due, interdipendenti fra loro:

  • la scarsità di denaro nell’economia reale a causa delle banche che lo creano principalmente per i mercati finanziari;
  • il fatto che tutta la moneta che usiamo è creata dal nulla dalle banche con i prestiti e genera un debito impagabile che cresce in modo esponenziale per gli interessi.

Vedremo dal prossimo passo quali possono essere le soluzioni semplici per ridurre il debito pubblico e lo Spread, ma soprattutto analizzeremo la sovranità monetaria e quali strumenti può avere lo Stato per immettere denaro nell’economia reale, senza violare i Trattati Europei e senza uscire dall’Euro.

Perché LORO non molleranno facilmente, ma NOI NON MOLLEREMO MAI.

La moneta sarà di proprietà dei cittadini e libera dal debito.

© Fabio Conditi – Presidente dell’associazione Moneta Positiva

https://monetapositiva.it/


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