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200 militari negli ospedali a Londra. Crisi causata da medici e infermieri vaccinati e contagiati da Omicron

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L’esercito britannico è stato costretto a inviare e 200 militari negli ospedali di Londra, per far fronte all’alto numero di buchi negli organici dei vari ospedali. Questi sono dovuti al fatto che migliaia di infermieri e medici sono a casa e in  isolamento perché colpiti dalla variante omicron, nonostante vi sia un obbligo vaccinale per il personale medico.

Per far fronte a questa emergenza l’esercito ha distaccato 40 medici militari e 160 militari di impiego generico nei vari ospedali del servizio sanitario nazionale britannico, lo NHS. La notizia è stata riportata dalla BBC. In tutto il Regno Unito sono 1800 i membri delle forze armate che stanno aiutando il servizio sanitario nazionale nel far fronte all’ondata del COVID.

Circa un 4% di tutto il personale medico britannico viene messo fuori servizio ogni giorno, nell’ultima settimana, a causa del covid. In totale sono circa 35 mila gli infermieri ed i Medici che ogni giorno vengono a mancare, nonostante fossero tutti completamente vaccinati. Appare ormai evidente che il vaccino non riesca a presentare nessuna valida difesa nei confronti della nuova variante, e questo viene a causare dei forti problemi ai sistemi essenziali come appunto quello sanitario. Nello stesso tempo sono 4000 i pazienti ricoverati per covid nella sola Londra.

La crisi però non colpisce solo la capitale: nella zona del nord dell’Inghilterra che fa capo a Sheffield ben l’11% del personale medico è assente in quanto contagiato. Un bel disastro , non contenuto dalle vaccinazioni obbligatorie.

 

 

 


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