Attualità
1000 giorni di governo e 1000 posti di lavoro creati al giorno

Cade oggi, 17 luglio, il giorno del compleanno del governo Meloni, un traguardo importante in Italia quello dei 1000 giorni a Palazzo Chigi per un premier. Fino ad ora sono solo quattro i governi ad aver superato la fatidica soglia. Per festeggiare l anniversario Giorgia Meloni ha voluto andare alla Cisl, segno tangibile quanto per il suo governo sia importante il lavoro e il benessere dei lavoratori.
Un segnale forte che arriva dopo l ennesimo ottima notizia arrivata sul fronte occupazionale, dove ormai il nostro paese sta macinando un record dietro l’ altro. Questa volta a certificarlo sono i dati della previdenza sociale. Nel 2024, in Italia, il tasso di occupati ha raggiunto il massimo storico, con oltre 24 milioni di persone (il 62,9% del totale) che hanno un posto di lavoro, mentre il tasso di disoccupazione è sostanzialmente stabile, attorno al 6%. Per di più, il mercato del lavoronel nostro Paese mostra significativi segnali di stabilità. A fronte della prosecuzione della lenta contrazione del lavoro autonomo tradizionale (come artigiani, commercianti e coltivatori diretti), infatti ora il numero di dipendenti a tempo indeterminato supera i 16 milioni, attivi in particolare nel settore privato. Per contro un vincolo basato su contratto temporaneo riguarda solo il 14% del totale degli occupati. Ma il trend sembra confermato anche nei primi mesi del 2025, considerando che Nei primi mesi dell’anno il tasso di occupazione in Italia sfiora il 63%, il tasso di disoccupazione è attorno al 6%,
“Il lavoro deve diventare la prima politica industriale. Ogni giorno in Italia nascono nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato, questo ci dicono tutte le rilevazioni statistiche contribuendo in questo modo all’aumento dell’occupazione stabile», ha commentato ieri il ministro del Lavoro, Marina Calderone. «Grazie alle scelte del nostro governo il numero di occupati ha toccato livelli record e il tasso di disoccupazione è diminuito: abbiamo un tasso di disoccupazione che ormai è assolutamente al di sotto della media europea. Questo rispecchia un circolo virtuoso – ha sottolineato il ministro – che si riflette anche nelle entrate tributarie, contributive e nella crescita del Pil».
Anche Giorgia Meloni alla riunione della Cisl ha fatto riferimento ai dati sulla occupazione ma con una cifra che certamente risulta di forte impatto “Oggi sono mille giorni di governo. Siccome sono una persona rigida vedo soprattutto quello che c’è ancora da fare. Ma vi dirò qual è il dato che da presidente del Consiglio mi rende più orgogliosa di questi quasi tre anni di governo: inmedia, in ognuno di questi mille giorni, sono stati creati più di mille posti di lavoro nuovi e a tempo indeterminato, per un totale di più di un milione di nuovi posti di lavoro”.
Ma detto questo, la premier al congresso della Cisl, che il vero lavoro comincia da domani, perché cosa da fare ce ne sono ancora tante e la strada da percorrere è lunga ed irta di ostacoli. Ma da vera combattente si è detta certa che una grande nazione come la nostra di farà trovare pronta “Il popolo italiano ha un enorme potenziale, ed è nostra responsabilità fare di tutto perché sia interamente espresso, aggiungendo un mattone in più alla grande storia da cui proveniamo. Per molto tempo il nostro problema è stato che noi abbiamo dimenticato di credere in noi stessi, nel valore che abbiamo, nel potenziale che abbiamo. Abbiamo dimenticato di sognare, abbiamo tirato un po’ i remi in barca, abbiamo preferito l’odore un po’ stantio dello status quo rispetto al profumo del coraggio del cambiamento”, è stato uno dei passaggi più importanti della premier al Congresso nazionale della Cisl, a Roma. “E oggi il primo compito fondamentale che dobbiamo assolvere è questo, tornare a gettare il cuore d’oltre ostacolo, tornare a credere in noi stessi, nella capacità che possiamo avere, non solo di sognare, ma di realizzare quei sogni – ha aggiunto -. Perché questa è una nazione che ha tutte le carte in regola per non dover inseguire nessuno, ma semmai per correre e farsi inseguire dagli altri.“.
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