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MPS : BOOM DI BORSA … ANCHE LE FORMICHE QUALCHE VOLTA ESULTANO.

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MPS ha avuto una spinta positiva in borsa, negli ultimi giorni, Anche se si è trattata di una spinta molto relativa, visto che il valore delle azioni era ridotto al minimo.

mps-22-10rispetto ai 17 centesimi di qualche giorno fa si tratta, effettivamente di un salto notevole, anche se viaggiamo a livelli ancora ridicoli rispetto al 2015. Inoltre , vista la capitalizzazione asfitica della banca, bastano cifre contenute per causare salti del genere, a tutto vantaggio degli speculatori. Comunque si tratta di un bel salto.

A chi si deve questo risveglio ? al secondo piano che Corrado Passera ha proposto la scorsa settimana e che è stato discusso durante il CdA del 18/10, dando anche vita al meglio dei titoli dei giornali italiani , stile “MPS di risveglia, odore di Passera”….

ricordiamo che MPS aveva già respinto ad agosto un precedente piano Passera-UBS, approvando invece in contestatissimo piano JP Morgan, con 32 miliairdi di dismissioni di NPL e la generazione di una perdita netta da coprire con un aumento di capitale da 5 miliardi, da effettuarsi co  coversione di titoli obbligazionari per 2,3 2,4 miliardi ed un aumento sul mercato per il rimanente. Ora cavare soldi dal mercato ora, a prezzi convenienti, per una banca è un po’ come cercare di  cavare sangue dalle rape, ed il risultato è stato il crollo dei prezzi del titolo a livelli ridicoli, anche se tutta l’operazione generava importanti flussi di consulenze e di commissioni per JP Morgan (si è parlato di diverse centinaia di milioni di euro…)

In cosa si differenzia il piano di Passera da quello di JP Morgan? Ci sono alcune differenze fondamentali:

a) il piano di Passera prevede l’intervento del fondo Atlas di Bob Diamond per 2,5 miliardi complessivi, di cui 1 in tempi molto brevi.

b) Il piano prevede quindi un intervendo in capitale fresco per solo 1 miliardo da parte del mercato, con opzione ai vecchi soci.

c) il valore degli NPL da dismettere sarebbe solo di 27,7 e non di 32 miliardi con una generazione di perdite molto inferiore.

d) Non ci sarebbe quindi necessità di conversione delle obbligazioni subordinate della banca, molte delle quali in mano al mercato, per cui le ricadute sui risparmiatori e legali sarebbero molto inferiori.

L’intervento del Fondo Atlas sarebbe condizionato a due fatti:

  • l’esecuzione di una due diligence sui conti bancari nel corso delle prossime settimane, comunque quindi in coerenza con i tempi dettati dalla BCE;
  • la dismissione degli NPL sarabbe da fare successivamente, non in contemporanea, con l’aumento di capitale.

Il secondo punto è interessante e spiega molto della superficialità con cui certe operazione, soprattutto quella della JP Morgan, vengono pensate. Perchè il fondo Atlas appare interessato ad una banca che nessuno pare volere ? Perchè agli azionisti venivano riservati le quote degli NPL di qualità Junior. Ora , evidentemente, il fondo Atlas ritiene che la qualità di queste sofferenze sia migliore di quanto ritenuto dal mercato, e che quindi sia possibile un buon affare, tanto da essere disposti ad investire in una banca che , negli ultimi anni, ha riservato solo problemi.

L’intenzione di Passera nopn è quella di sostituire il piano JP Morgan, ma di integrarlo. Del resto il piano della grande banca d’affari è stato già approvato, non è, di per se, incompatibile, e, soprattutto, pare avere dei punti d’appoggio fortissimi e francamente misteriosi a livello governativo. D’altro canto il piano Passera ha dei vantaggi indubbi e dei forti appoggi dai media, soprattutto perchè evita lo schianto dell’azienda sul mercato. Lunedì 24/10 vedremo come sarà integrato, ed a quale livello, con l’altro piano.


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