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Zalensky presidente in una Ucraina sempre più dipendente dalla UE

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Ormai è ufficiale, Volodymyr Zelensky è il nuovo presidente dell’Ucraina. Anche l’avversario Poroshenko ne haa riconosciuto la vittoria, avvenuta con un ampio margine ed ora siritererà a godeersi i denari che i Rotschild gli hanno fatto guadagnare.

Il problema è che Zalensky è un grandissimo punto interrogativo, per curiosità, sarà anche il primo ebreo capo di stato in Ucraina. Il suo partito “Servitori del popolo”, lo stesso nome usato nella serie che gli ha dato notorietà e che lo ha lanciato  nella corsa politica non è sicuramente un partito filo Putin, anche se la sua posizione, apparentemente è più morbida rispetto a quella nazionalista di Poroshenko. Zalnsky ha incontrato recentemente Macron ed il suo partito si pone in una posizione libertaria su droghe leggere ed aborto, restrittiva sulle armi, ma poco altro si sa. Il partito è un’abile operazione di marketing in quanto preesisteva, con il nome di “Partito del cambiamento”, ed ha cambiato nome in “servitore del popolo” per utilizzare la notoriertà di Zalensky e l’appeal della sua serie. Il neopresidente ha parlato in russo nelle zone russe, ed in ucraino in quelle ucraine, ma questo non lo definissce “Più filorusso”, se mai più abile politicamente. La vera prova di forza vi sarà se veramente la Russia concederà il passaporto della federazione agli abitanti del Donbass, o nei primi incontri diretti. Nel frattempo ci si attenda che il neopresidente crei un governo di coalizione, riesumando qualche politico , e nello stesso tempo applichi una politica che cerchi di portare a termine le riforme previste dalla UE. Un Poroshenko a livello superiore.

Del resto il fatto che l’Ucraina sia sempre più dipendente dall’Europa è nei fatti come mostra il crollo dell’interscambio con la Russia e la crescita dei quello con l’area Euro.

Dopo la crisi del 2014 l’interscambio russo-ucraino è crossato del 60% mentre è cresciuto quelll con l’area euro, comunque in una situazione di profonda crisi economica per il paese.   Questo riallineamento è stato incredibilmente doloroso dal punto di vista economico, come mostra l’andamento del PIL del paese:

Tutto questo fa pensare che non ci sarà nessun riallineamento filorusso, ma, al massimo,una posizione più intelligente, soprattutto dal punto di vista della comunicazione.


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