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Youtube censura SkyNews (Australia). Ormai anche il Mainstream è messo a tacere

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Ormai i media mainstrem cominciano a divorarsi fra di loro a suon di censura. Youtube ha bloccato l’account di Sky News Australia, patte del colosso FoxNews.

Se in Italia Sky News è perfettamente allineato alle altre fonti mainstream, ed anche per questo non riesce a guadagnare spazi, quello australiano è leggermente su posizioni più conservatrici e in passato ha fatto anche dei servizi investigativi, cosa che gli ha fatto guadagnare 1,8 milioni di follower su YouTube. Questo però  non è stato sufficiente a proteggerlo dalla censura dei Big Tech. La causa della censura è sempre la stessa: “Disinformazione sul Covid-19”.

Il gigante della tecnologia ha affermato che la sua decisione  si basa sulle linee guida delle autorità sanitarie locali e globali e che Sky News Australia le ha sfidato questi limiti cambiando inoltre frequentemente le indicazioni.  Sky News Australia ha aggiunto che la sospensione era dovuta a “vecchi video” pubblicati sul suo canale, perché quello che fa più paura a Big tech  è la memoria storica.

Il blocco significa che Sky News Australia è sospesa per una settimana dal caricamento di contenuti. Si solito dopo tre blocchi si passa al ban definitivo.

In particolare, non consentiamo contenuti che negano l’esistenza di COVID-19 o che incoraggiano le persone a utilizzare l’idrossiclorochina o l’ivermectina per curare o prevenire il virus“, ha affermato YouTube in una prima versione della sua dichiarazione inviata ai media locali. .

Sky News Australia ha affermato di “rifiutare espressamente l’accusa che un ospite  abbia mai negato l’esistenza di COVID-19 come implicito e che nessun video del genere sia mai stato pubblicato o rimosso“.

Ha aggiunto che la rete riconosce il diritto di YouTube di applicare le proprie politiche e “non vede l’ora di continuare a pubblicare le sue notizie popolari e i suoi contenuti di analisi per il suo pubblico“. Inoltre ha citato i diritto universali dell’uomo, dichiarati dall’ONU; fra cui il diritto universale a comunicare, cosa che comunque i media mainstream negano quotidianamente.

Probabilmente Sky news AU paga il fatto che la propria  giornalista investigativa Sharri Markson è stata tra le prime a riferire sui filmati esistenti sulle  ricerche sui pipistrelli dall’interno dell’Istituto di virologia di Wuhan, risalenti a maggio 2017, mentre i membri del team investigativo dell’Organizzazione mondiale della sanità continuavano a  negare che i pipistrelli vivi avessero mai stato ospitato presso la struttura.


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