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Wow – Pofff! Oppure l’ennesimo grounding di una compagnia aerea low-cost

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L’Islandese Wow Air ha annunciato il prossimo fallimento, non potendo più coprire i costi operativi a breve termine. Dopo Air Germania, Primera Air, Azur Air, VLM, Skywork Airlines e Small Planet solo per dirne un paio, segue anche la Wow Air che è stata fondata solo nel 2011.

La low-cost islandese ha annunciato le proprie difficoltà economiche, nel mantenere le spese correnti, ancora in dicembre 2018. Infatti la compagnia annunciava di ridurre la propria flotta da 20 a 11 aeroplani e il personale di 111 posti di lavoro fino ad arrivare a 1000 persone complessive. Susseguentemente le cose si aggravarono velocemente, tanto che già a fine febbraio si preannunciava il temuto grounding, ossia la messa a terra forzata dell’intera flotta per mancanza di liquidità immediata. Il grounding abbastanza regolato è avvenuto al 28 marzo, quando i passeggeri, perlopiù lastminute, hanno saputo di dovere usare altre compagnie aeree. E stato evitato quindi il grounding improvviso, come quello di Air Germania, con voli cancellati istantaneamente e il disaggio dei passeggeri coinvolti, che devono provvedere autonomamente al proprio rientro o che comunque non vengono rimborsati per la prenotazione. La compagnia è tutt’oggi alla ricerca di finanziatori a corto termine oppure un acquirente permanente dell’intero comparto, ma è solo dell’altro ieri la conferma che gli aeri dovranno restare a terra per il momento.

Questa debolezza del settore su scala internazionale però ci fa capire che stiamo affrontando un momento particolarmente delicato. Se pensiamo che Wow Air copriva ben un terzo dei voli diretti in Islanda, comprendiamo che questo ha delle conseguenze tangibili sul turismo islandese e non solo. Ci sono altri indicatori poco gradevoli e che vanno esattamente in questa direzione. Per esempio un previsto calo di 10% delle prenotazioni 2019 su Maiorca (perlopiù tedesche), effettivamente la maggior parte delle prenotazioni avvengono tra 15 gennaio e il 15 marzo e qui vediamo un calo di ben 17% in confronto allo stesso periodo del 2018!

Calano i consumi? Certamente qual cosina si fa sentire, ma l’aumento di quasi 20% sui prezzi d’alloggio in Spagna negli ultimi 5 anni, non favorisce il turismo in quel paese e di questo ne risentono anche le compagnie aeree che coprono quelle slot. Comunque c’è un aumento verso zone più abbordabili come la Tunisia, Bulgaria o la Turchia, ma generalmente parlando c’è fermento nel settore e nel caso della Germania, l’introduzione di una eco-tassa su tutti i voli, ha influito non poco sulla predisposizione di volo dei tedeschi.

 

Tutto questo non basta però a spiegare il grounding di Wow Air, anche se le principali destinazioni di questa compagnia aerea in Europa erano proprio le Isole Baleari con Maiorca in testa. Wow Air ha effettuato degli investimenti notevoli, volendo garantire uno standard piuttosto elevato per una low-cost. Qualcuno nel settore direbbe che hanno fatto il passo più lungo della gamba e che questo si fa sentire proprio nell’apparire dei primi sintomi di crisi settoriale. La Wow ha voluto coprire voli low-cost tra Nord America ed Europa, con voli diretti su Washington, New York, Parigi, Londra e con hub Reykjavik ovviamente. Il turismo è un importante settore per l’Islanda e difatti sempre in crescita, ma c’è anche una notevole concorrenza tra le compagnie aeree visto che ci sono ben 5 compagnie nazionali, tra linea e low-cost. In effetti Wow Air cercò un accordo con Icelandair ancora fino a qualche mese fa, ma le contrattazioni furono convulse al punto che il deal non c’è stato. Comunque sia, se per caso un investitore interessato leggesse queste righe, l’investimento potrebbe essere interessante, visto che la flotta è nuova di zecca, lo standard è elevato, il personale ben istruito e le slot disponibili sono veramente interessanti, con USA, Germania e Spagna in testa. Noi speriamo per la simpatica islandese viola, di rivederla presto atterrare a Malpensa!

 


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