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Economia

Volkswagen: calo degli utili del 15% nell’Utile Operativo nel 2024, nonostante il buon fatturato

La casa di Wolfsburg ha visto un calo dell’utile opertivo del 15% nel 2025, nonostante l’aumento del fatturato. La colpa sarebbe dei costi di ristrutturazione

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Il gigante tedesco dell’auto Volkswagen ha registrato martedì un calo del 15% dell’utile operativo annuale, citando l’aumento dei costi e le “spese straordinarie” associate alla sua strategia di ristrutturazione.

La società ha registrato un fatturato di 324,7 miliardi di euro (352,8 miliardi di dollari) nell’intero esercizio 2024, in aumento marginale rispetto ai 322,3 miliardi di euro dello scorso anno.

La casa automobilistica ha dichiarato di prevedere che i ricavi delle vendite supereranno la cifra dell’anno precedente fino al 5% nel 2025. Prevede inoltre che il suo margine operativo, che ha raggiunto il 5,9% nel 2024, si attesterà tra il 5,5% e il 6,5% quest’anno, quindi si avranno meno utili, a  fronte di un fatturato maggiore e questo indica un ambiente molto competitivo.

L’azienda ha registrato un calo del 3,5% nelle vendite di veicoli fino al 2024, ma ha sottolineato i “solidi risultati dell’anno in un contesto difficile”.

Ecco la quotazione del titolo, che ha avuto delle scillazioni per l’annuncio dei risultati

La società ha dichiarato che proporrà un dividendo di 6,30 euro per azione ordinaria e 6,36 per azione privilegiata all’assemblea generale annuale di maggio, con una riduzione del 30% rispetto all’anno precedente.

La divisione auto di Volkswagen ha chiuso il 2024 con una liquidità netta di 36 miliardi di euro, in calo del 10,5% rispetto all’anno precedente e questo, in prospettiva, potrebbe costituire un problema.

L’azienda ha dichiarato di aspettarsi una cifra compresa tra i 34 e i 37 miliardi di euro nel 2025, aggiungendo che “l’obiettivo del gruppo rimane quello di continuare la sua solida politica di finanziamento e liquidità”. Se dovessimo vedere una cifra sotto i 34 miliardi sarebbe un pessimo segnale.

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La società si sente Americana e non teme Trump

Le prospettive comunque sono incerte per il futuro L’azienda, che in precedenza aveva dichiarato alla CNBC di poter beneficiare di esenzioni temporanee dai nuovi dazi statunitensi, ha affermato nella sua relazione sugli utili di martedì che “l’incertezza politica, le crescenti restrizioni commerciali e le tensioni geopolitiche” creeranno delle sfide quest’anno.

Anche l’aumento della concorrenza, la volatilità dei prezzi delle materie prime e le normative sulle emissioni creeranno problemi.

Martedì, parlando con Annette Weisbach della CNBC, il direttore finanziario della Volkswagen, Arno Antlitz, ha dichiarato che l’azienda “non può essere soddisfatta” della sua performance attuale.

“Abbiamo grandi marchi, Porsche, Lamborghini, Volkswagen, abbiamo grandi prodotti e abbiamo una scala globale”, ha detto. “E con questi presupposti, dovremmo essere in grado di fare di più”.

Antlitz ha tuttavia osservato che le prospettive per il 2025 “rispecchiano un ambiente difficile e competitivo, ma anche un’azienda e un settore in transizione”.

 

Scout, il nuovo marchio del gruppo Volkswagen negli USA

“Dobbiamo mantenere le nostre auto con motore a combustione competitive per i nostri clienti. Dobbiamo investire in modo significativo nell’elettrificazione e nella digitalizzazione. Dobbiamo aumentare i veicoli elettrici e il software”, ha detto. “Queste iniziative pesano sui nostri obiettivi finanziari nel 2025, ma dovrebbero darci una spinta per il 2026 e oltre”.

Ha aggiunto che la strategia dell’azienda consiste nel difendere la sua quota di mercato del 25% in Europa, mantenere la quota in Cina e aumentare la sua presenza in America.

Per quanto riguarda il regime tariffario altalenante del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Antlitz ha dichiarato che è troppo presto per dire come le operazioni di Volkswagen potrebbero essere influenzate.

“Siamo un’azienda globale. Siamo un’azienda globale, che opta per l’apertura dei mercati, e sono sicuro che potete immaginare cosa pensiamo dei dazi”, ha detto. “Quello che posso dire [è] che ci sentiamo già un’azienda americana – gestiamo un’enorme fabbrica a Chattanooga. Diamo lavoro a decine di migliaia di persone nel Volkswagen Group of America. Creiamo migliaia di posti di lavoro nella Carolina del Sud per la Scout. Quindi siamo già un’azienda tutta americana e vogliamo crescere negli Stati Uniti”.

Abbiamo scritto ieri che, in Germania, Volkswagen sta cercando di salvare la propria attività produttiva convertendosi alle produzioni militari. Bisogna vedere se queste garantiranno anche una redditività per il gruppo.

 


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