Attualità
Vietnam vira verso la Corea del Sud per l’artiglieria: obici K9 per contrastare la Cina?
Il Vietnam si accorda per comprare i msemovienti K9 dalla Corea del Sud, di standard NATO. Un cambiamento di alleanze?
L’interesse del Vietnam per l’acquisto di obici sudcoreani potrebbe suscitare preoccupazioni a Pechino, hanno detto gli analisti, in quanto suggerisce che Hanoi è “disposta ad essere equipaggiata con le capacità di contrastare la Cina” dall’alleato statunitense.
Incontrando ad Hanoi il 23 aprile, il vice ministro della Difesa vietnamita Hoang Xuan Chien e il suo omologo sudcoreano Kim Seon-ho hanno concordato di “rafforzare ulteriormente la cooperazione pratica in vari campi, come l’industria della difesa e la cooperazione logistica”, ha dichiarato un comunicato stampa del ministero della Difesa coreano.
Chien ha detto che il Vietnam “apprezza molto” i sistemi d’arma sudcoreani e ha espresso l’intenzione di acquistare l’obice semovente K9 Thunder della Corea del Sud, con la cooperazione di Seul. Si tratta di un semovente d’artiglieria molto avanzat, a tiro rapido, che usa il calibro occidentale da 155 mm che garantisce un ampio munizionamento.
Nguyen Hong Phong, un comandante di artiglieria vietnamita, ha confermato che Hanoi ha espresso la speranza di una “pronta introduzione” del K9 in un altro incontro con Kim il 25 aprile.
Durante una visita in Corea del Sud lo scorso anno, Phong ha confermato personalmente gli elevati standard dell’obice, secondo un comunicato stampa del Ministero della Difesa sudcoreano. “Ha affermato che se gli obici K9 venissero introdotti in Vietnam, potrebbero essere impiegati nella 204esima brigata di artiglieria”, ha affermato il ministero della Difesa. I responsabili della difesa del Vietnam hanno anche assistito a una dimostrazione pratica delle qualità del semovente.
Il K9 è un obice semovente di calibro 155 mm/52 sviluppato e prodotto dalla Hanwha Aerospace della Corea del Sud. Può trasportare fino a 48 proiettili ed è in grado di sparare sei colpi al minuto con una gittata di 60 km. Un mezzo estremamente moderno.
Dalla sua introduzione nel 1999, il K9 è diventato una delle maggiori esportazioni dell’industria della difesa sudcoreana, rappresentando più della metà degli ordini di obici a livello mondiale.
Finora più di 1.400 unità K9 sono state o saranno esportate in otto Paesi – Turchia, Polonia, Finlandia, Estonia, India, Norvegia, Australia ed Egitto – sei dei quali sono Stati membri della NATO o alleati degli Stati Uniti.
Un segnale di riallineamento strategico
Il Vietnam starebbe cercando di acquistare fino a 108 obici K9 per sostituire la sua artiglieria obsoleta. Secondo l’Istituto Internazionale per gli Studi Strategici, l’artiglieria vietnamita è attualmente costituita da sistemi d’arma vecchi di decenni, tra cui 30 obici semoventi da 152,4 mm di epoca sovietica e 360 lanciarazzi multipli cinesi di tipo 63. Il Vietnam opera anche un numero imprecisato di sistemi d’arma di fabbricazione statunitense.
Il Paese utilizza anche un numero imprecisato di obici di fabbricazione statunitense catturati durante la guerra del Vietnam, rovba ormai da museo e anche qualche pezzo d’artiglieria occidentale più recente.
Secondo Nguyen Khac Giang, visiting fellow per il Programma di Studi sul Vietnam presso l’Istituto ISEAS-Yusof Ishak di Singapore, l’interesse del Vietnam per l’obice K9 fa parte di una strategia di “diversificazione” delle sue fonti di armi al di là della Russia, che attualmente fornisce circa l’80% dei suoi armamenti.
La scelta di comprare un pezzo d’artiglieria di calibro occidentale significa, per il paese sudasiatico, legarsi a una catena logisitica occidentale, da Corea o Giappone, per parlare dell’area di riferimento, lasciando le forniture da Cina e Russia. Quindi lo spostamento non sarebbe secondario. Nello stesso tempo il Vietnam, che è una realtà industriale non indifferente, potrebbe entrare come subfornitore in un’area di mercato molto interessante.
Nel frattempo, Washington avrebbe offerto di vendere al Vietnam dei jet F-16, secondo quanto riportato da Reuters, dal momento che Hanoi ha elevato le relazioni con gli Stati Uniti al più alto status diplomatico – insieme a Cina e Russia – in occasione della visita del Presidente Joe Biden lo scorso settembre.
La Cina, che è un grande esportatore di armi, probabilmente vedrà con preoccupazione il crescente flusso di armi sudcoreane nel Sud-Est asiatico, considerandolo sia come una concorrenza nel mercato delle armi che come una sfida geopolitica, in particolare quando queste armi vengono esportate in Paesi coinvolti in dispute marittime con la Cina.
Quindi il Vietnam cerca una posizione più equilibrata sullo scenario internazionale, seguendo anche le proprie priorità economiche. Anche se la Cina afferma di voler tenere degli stretti legami con Hanoi esiste sempre la contesa del Mar Cinese Meridionale, non ancora risolta, a mantenere separati i due paesi, oltre al ricordo della guerra che li divise alla fine degli anni settanta.
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