Vi racconto con una favoletta dal titolo “C’era una volta la Troika” il caso Grecia. (di Francesco Amodeo)

Un mafioso va silenziosamente a chiedere il pizzo al commerciante perché ritiene che sia di sua proprietà la zona dove lui esercita.

-Mi devi il pizzo esclama il mafioso.

-Non ho soldi risponde il commerciante.

-Me li devi lo stesso o ti uccido.

-Ma se mi uccidi perdi i tuoi soldi esclama il commerciale.

-Allora pagami e basta ribadisce il mafioso.

-Ma ti ho detto che non posso. Dammi un po’ di tempo e fammi un po’ di sconto ed io ti pago.

-No devi pagarmi tutto e subito.

Dopo l’ennesimo rifiuto da parte del commerciante il mafioso perde il senno ed esce gridano dalla bottega:

-“Mi devi pagare eeeee Mi devi pagare eeeeeeee.”

A quel punto tutti gli altri commercianti della zona si accorgono che c’è qualcuno che non sta pagando il pizzo e restano a guardare per capire come si comporta il mafioso verso chi disobbedisce.
Il mafioso però si trova in una brutta situazione: Se uccide il commerciante disobbediente perde tutti i soldi che il commerciante gli deve e rischia anche di essere arrestato dato che lo ha minacciato in pubblico.
Se invece non lo uccide ed accetta le sue richieste, da quel momento in poi, sa che tutti gli altri commercianti si rifiuteranno di pagare il pizzo.

L’unica via di uscita per il mafioso sarebbe quella di rilevare la Bottega del commerciante disobbediente e metterla nelle mani di un altro commerciante disposto a pagarlo.
In questo modo gli altri vedrebbero che chi disobbedisce viene cacciato via e chi subentra è comunque costretto a pagare.
Il problema è che ora è il popolo che deve decidere se vendere o meno la bottega del commerciante disobbediente e non più il mafioso.

La Troika ha perso.
L’amore vince sempre.

Francesco Amodeo