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Veramente Tether ha “Portato a fondo” BTC? Più probabile sia la normalità che torna

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Giorni molto tesanti per Bitcoin e per le valute virtuali in generali. A parte Elon Musk, quali sono i motivi di questa caduta di valori, di cui comunque qualcuno sta approfittando?

Il fondatore e CEO di Avanti Financial, Caitlin Long,  afferma che la recente divulgazione dei dati di  Tether sulle riserve della stablecoin potrebbe aver contribuito alle vendite di altcoin la scorsa settimana.

In una serie di tweet di sabato, Caitlin Long ha affermato che la ripartizione delle riserve di Tether (USDT) da parte di Tether Holdings Limited non è stata investita in “titoli liquidi a breve termine, a basso rischio”, ma piuttosto in attività di credito di “chissà quale qualità . Questo avrebbe modificato il rischio nei portafoglio dei gestori di fondi in valute virtuali e li avrebbe spinti a vendere per riequilibrare il rischio.

Cosa si è scoperto da Tether: questa valuta virtuale, controllata da iFinex Inc.  ha pubblicato le sue riserve per la prima volta in modo completo da cui risulta che  detiene solo il 3,87% in contanti per sostenere la sua criptovaluta.

Tether deterrebbe il 76% delle sue riserve in contanti ed “In equivalenti del contate” , in  altri depositi a breve termine e carta commerciali, il tutto certificato a marzo. La carta commerciale rappresentava una quota del 65%, i depositi fiduciari costituivano il 24% della categoria, i pronti contro termine inversi il 3,6%, i buoni del tesoro a circa il 3%. La liquidità arriva quindi al 3,87%. Attenzione che gli “Equivalenti del contante” non sono contante, perché le carte commerciali portano un rischio e lo stesso i “Repo” (pronti contro termine).

Il restante backup su USDT è costituito da prestiti sicuri al 12,55%, obbligazioni societarie, fondi e metalli preziosi al 9,96% e altri investimenti, inclusi i token digitali all’1,64%.

Metalli preziosi e prestiti sicuri sono valori anch’essi variabili. Quindi il backing di Tether è costituito non da attività assolutamente sicure (denaro o titoli di stato USA), se non per meno del 7%. Il resto è un mix di attivi di breve e medio termine che saranno sicuri, ma che comunque un livello di rischio lo hanno. Da qui il discorso di Caitlin Long sul riequilibrio del rischio di portafoglio quando c’è Tether.

Personalmente questa spiegazione non mi convince completamente: sono anni che si sa che Tether non ha un backing uno ad uno in denaro contante. Anzi si sa che aveva aiutato Bitfinex, controllato dallo stesso iFinex, con 850 milioni in prestito. Quindi quello che si è scoperto non è assolutamente una sorpresa, anzi, se lo è, è abbastanza positiva. Se la copertura di Tether è quella segnalata è abbastanza sicura, ma non sicura in modo assoluto.

La mia sensazione è che invece il calo del 25% di BTC in 7 giorni sia dovuto ad altri fattori più, diciamo così, strutturali, Sembra che la Pandemia si stia alleggerendo  che comunque la gente la voglia lasciare indietro. Quindi questo porta a diverse conseguenze importanti per il valore delle valute virtuali:

  • progressivo calo del QE da parte di diverse banche centrali, con riduzione del flusso di denaro che ha creato la bolla;
  • meno gente a casa con soldi facili (negli USA,…) e una connessione internet per fare trading;
  • l’inflazione leggermente cresciuta che taglia il desiderio d’investimenti senza un rendimento immediato fisso.

Si tratta di un movimento un po’ più strutturale rispetto alle notizie di Tether. Bisogna vedere come risponderà che finora ha investito in valute virtuali.


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