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Varoufakis: il Recovery Fund è inilfluente, poi arriverà la mazzata dell’austerità

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Yanis Varoufakis senza peli sulla lingua: dopo aver già attaccato MarioDraghi in seguito alla scelta di collaborare con McKinsey per elaborare il RecoveryPlan italiano, l’ex ministro delle Finanze greco rincara la dose sul RecoveryFund e sul piano riorganizzativo dell’Europa tutta per il post-pandemia. “Non vedono l’elefante nella stanza” dice intervistato da Daniel Denvir della Lannan Foundation and Haymarket Books, “dopo il Covid-19 un enorme martello colpirà l’Unione Europea: quello dell’austerità”. Il recovery Fund è solo un’illusione, che pesa per meno dell’1% del PIL, non vale neanche la pena di parlarne. 

Una previsione infausta che nasce da un modello, secondo Varoufakis, del tutto sbagliato di condivisione del debito: un modello che genera solo intolleranza tra popoli, e non la pace di cui l’UnioneEuropea si fa portabandiera da anni. Perchè non si basa su una volontaria condivisione, ma sulla forzatura per cui alcuni sono obbligati a condividere il debito degli senza che sia ascoltato il loro parere. Vorufakis cita Rutte che non ha torto dice: se devo darvi un aiuto va bene, apro il portafoglio e vi do dei soldi, ma qui vogliono che io sottoscriva un mutuo assieme a te. Questo non  è nulla che fa incrementare l’unità in Europa, anzi apre le porte ad una maggiore conflittualità se non alla sua esplosione. 

Buon ascolto!


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