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Vaccini: il successo della Brexit premetterà agli inglesi di essere generosi con noi poveri europei. Approvato nuovo vaccino che sarà prodotto nel Regno Unito

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Il successo della Brexit è evidente. Al di là delle critiche che possono essere mosse all’operato di Boris Johnson sul tema dei lockdown, giunti tardi e poi esplosi a livello esponenziale, da punto di vista della campagna vaccinale il Regno Unito sta conseguendo un successo clamoroso.

Il fatto di essere usciti dal baraccone dell’unione ha permesso loro di operare con flessibilità ed in modo empirico nella caccia al vaccino. Inoltre il più rapido Ente di approvazione dei farmaci inglese (Medicines & Healthcare products Regulatory Agency MHRA) è stato molto più rapido nell’approvazione dei vaccini: il Pfizer è stato approvato due settimane prime rispetto all’EMA, l’Astra-Zeneca è stato approvato un mese prima, e proprio ieri è stato approvato il vaccino Novavax, che ha mostrato nei trial più ampi un’efficacia dell89% sul Covid-19 compreso di varianti, e del 95,6% nei confronti del virus originale. questo nuovo vaccino Made in England sarà prodotto in una nuova fabbrica a Stockton on Trent che inizierà la propria produzione fra fine marzo ed inizio aprile. Un’altra fabbrica che si aggiunge a quelle Pfizer e Astra Zeneca già operanti.

I risultati sono tangibili: mentre noi discutiamo dei “Padiglioni Primula” e di amenità del genere il regno unito ha già vaccinato oltre 6 milioni di persone e pensa di arriva a 15 milioni per metà febbraio, il tutto su una popolazione di 66 milioni di abitanti contro 60 milioni di italiani.

Noi abbiamo circa 480 mila persone vaccinate in modo completo e 1,3 milioni compresi quelli che hanno ricevuto solo la prima iniezione, e sappiamo che i ritardi di Pfizer faranno si che questi numeri non si muoveranno di molto per un po’.

La buona organizzazione britannica sui vaccini permette loro di “Essere generosi”: come ha detto il ministro Michael Gove non ci saranno interruzioni nel pino di vaccinazione inglese, ma quello che avanza può essere inviato in Europ , dove il ritardo produttivo è evidente e doloroso. Si è poi voluto concentrare tutto in Belgio , mentre in Italia , ad esempio, avevamo GSK che avrebbe potuto partecipare, ed i risultati sono evidenti e completamente disastrosi.

Vaccinati per 100 abitanti al 27 gennaio. 

L’Europa è in evidente ed imbarazzante ritardo: fatto il contratto, tra l’altro non preciso,  che lascia largo spazio alle interpretazioni, nessuno si è occupato di fare un serio auditing né sulla qualità dei vaccini utilizzati né sull’avanzamento dei lavori di realizzazione dei siti produttivi. La solita superbia della Commissione ha fatto si che particolari non secondari siano stati completamente dimenticati, e che ora l’Europa sia completamente scoperta.


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