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Difesa

USA: pare che combattere la Cina con droni e componenti cinesi non sia una buona idea

Gli USA vorrebbero sviluppare i proprio droni senza ricorrere alla componentistica, cinese, ma questo risulta essere piuttosto complesso, al punto da tagliare le forniture di droni per l’esrcito.

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La guerra fra Russia e Ucraina ha messo in evidenza l’importanza della guerra combattuta con i droni e quindi la necessità di essere in grado di produrne in quantità, visto che si tratta di armi spesso spendibili.

Anche l’esercito statunitense sta potenziando il proprio inventario di droni ad alta tecnologia per contrastare la Cina in potenziali conflitti.

Tuttavia, il comando delle forze armate sta affrontando una carenza di droni a causa del divieto imposto dagli Stati Uniti sui pezzi di ricambio per droni prodotti in Cina.

Divieto sui droni cinesi

Una proposta di legge intitolata “Countering CCP Drones Act”, approvata dalla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti a metà giugno, afferma che tutti i droni di fabbricazione cinese, in particolare quelli prodotti da DJI, sono considerati una “minaccia per la sicurezza nazionale” e dovrebbero quindi essere vietati.

Il generale Randy George, capo di stato maggiore dell’esercito, ha ora espresso preoccupazione per la carenza di UAV dovuta a questo divieto.

Soldato USA lancia drone leggero

Ha dichiarato che il divieto di importare parti cinesi per la produzione di droni minaccia la capacità degli Stati Uniti di mantenere le proprie capacità aeree.

La decisione del Pentagono di vietare i componenti cinesi si basa su valide preoccupazioni di sicurezza riguardanti lo spionaggio e le vulnerabilità informatiche, ma  questo divieto ha profonde conseguenze indesiderate per le forze armate statunitensi, se non verranno trovate delle contromisure.

Componenti come motori, regolatori di velocità, antenne e altri componenti elettronici, che in precedenza erano disponibili in abbondanza presso i fornitori cinesi, sono ora difficilmente reperibili, perché i produttori sono pochi. 

Diminuzione della produzione di droni

Il generale George ha osservato che la produzione di droni dell’Esercito è scesa a livelli di mantenimento, il che indica un compromesso nella prontezza operativa.

“Stiamo cercando di incrementare la produzione, ma le difficoltà della catena di approvvigionamento la rendono quasi impossibile”, ha dichiarato, evidenziando il divario tra le esigenze militari e le capacità industriali.

Rapporti recenti evidenziano la portata del problema. Un briefing del Pentagono prevede un aumento significativo della domanda di piccoli UAV in risposta all’evoluzione delle minacce e dei requisiti operativi.

Ad esempio, la 82esima divisione aviotrasportata dell’esercito statunitense è stata costretta ad assemblare i droni da parti “qualificate”, ma il volume di produzione rimane allarmantemente basso.

Di conseguenza, molte unità operano con attrezzature obsolete, che compromettono l’efficacia delle missioni.

Il significativo dominio delle aziende cinesi nel mercato dei componenti per droni è motivo di preoccupazione. Aziende come DJI forniscono tecnologie avanzate a prezzi che i produttori statunitensi faticano ad eguagliare.

Questo vantaggio competitivo ha portato a una dipendenza che crea rischi operativi.

Anche i settori militari ad alta tecnologia si sono rivolti ai droni cinesi, sollevando dubbi sull’adeguatezza delle strategie di difesa statunitensi.

Gli Stati Uniti si rivolgono a Taiwan per i droni

Dopo aver sperimentato una carenza di droni, gli Stati Uniti si stanno rivolgendo a Taiwan per far fronte alla mancanza di droni militari.

I funzionari sperano che Taiwan possa svolgere un ruolo più ampio nella catena di fornitura dei droni, contribuendo così a contrastare le potenziali minacce provenienti dalla Cina.

Gli Stati Uniti sperano di ridurre la dipendenza americana dai droni e dai componenti di fabbricazione cinese sfruttando i punti di forza della produzione di Taiwan. L’isola sta sviluppando con attenzione un proprio settore legato ai droni proprio per contrastare la minaccia cinese.


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