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USA: il 2023 si chiude in bellezza per il PIL. Non è l’Europa

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Il 2023 per gli USA si chiude con un dato positivo. Alla fine il temuto “Atterraggio” non c’è stato. Anche per una componente pubblica della crescita comunque positiva il PIL statunitense chiude il 2023 in settore positivo, e non di poco.

L’economia a stelle e strisce si è espansa del 3,3% su base annua nel 4° trimestre del 2023, molto meglio delle previsioni di un aumento del 2% e dopo un tasso del 4,9% nel 3° trimestre, secondo la stima anticipata.

La spesa dei consumatori è rallentata (2,8% contro il 3,1% del terzo trimestre), guidata dai beni (3,8% contro il 4,9%), mentre il consumo di servizi è aumentato più rapidamente (2,4% contro il 2,2%), guidato dai servizi di ristorazione, alloggio e assistenza sanitaria.

Inoltre, le scorte private hanno aggiunto solo 0,07 punti percentuali alla crescita, rispetto agli 1,27 punti percentuali del terzo trimestre, segno che le aziende non si aspettano un aumento dell’attività,  e la spesa pubblica è aumentata a un ritmo più lento (3,3% vs 5,8%).

D’altro canto, le esportazioni hanno registrato un’accelerazione (6,3% contro 5,4%) e le importazioni sono cresciute meno (1,9% contro 4,2%), e questo è importante per riequilibrare la bilancia commerciale, il punto debole dell’economia USA.

Guardando oltre, gli investimenti non residenziali sono aumentati di più (1,9% vs 1,4%), guidati da un rimbalzo delle attrezzature (1% vs -4,4%) e da un aumento dei prodotti di proprietà intellettuale (2,1% vs 1,8%) mentre gli investimenti in strutture sono diminuiti (3,2% vs 11,2%).

Infine, gli investimenti residenziali hanno continuato a crescere anche se a un ritmo più lento. Considerando l’intero 2023, l’economia statunitense è cresciuta del 2,5%, rispetto all’1,9% del 2022 e alle stime della Fed del 2,6%.

Ecco il relativo grafico:

Se analizziamo per componenti, consumi e spesa pubblica sono in testa:

 

Gli economisti e i responsabili politici ritenevano che sarebbe stato necessario un periodo di crescita al di sotto del trend per fare progressi sul fronte dell’inflazione. Invece, la crescita superiore al trend nel 2023 ha coinciso con un forte calo dell’inflazione, a testimonianza del miglioramento del potenziale di offerta dell’economia e del fatto che l’inflazione fosse causata da uno shock esterno.

Il lato positivo è che gli USA hanno una cresscita che la UE si sogna, il lato negativo è che, comunque, bisogna tenere strettamente d’occhio sia l’occupazione sia  la domanda. Gli investimenti non elevatissimi sono un po’ il segno che non c’è una forte speranza che il trend dei consumi permanga crescente per lungo tempo.

Però in Europa i dati economici USA ce li sognamo.


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