Economia
USA e Canada: deficit commerciali a confronto. Il riaggiustamento della bilancia commerciale USA avanza
Scopri come il mini-deficit commerciale USA e il maxi-deficit del Canada rivelano una dipendenza economica: senza gli USA, il Canada fatica a esportare. Analisi dei dati di aprile 2025

Nel mese di aprile 2025, i dati sul commercio internazionale di Stati Uniti e Canada rivelano dinamiche economiche opposte, che sottolineano una verità strutturale: senza gli Stati Uniti, il Canada fatica a trovare mercati di sbocco, mentre gli USA stanno progressivamente riducendo la loro dipendenza dalle importazioni, sfruttando risorse interne e politiche protezionistiche.
Analizziamo i numeri e le implicazioni per entrambi i Paesi, con un focus su come l’interdipendenza commerciale e le infrastrutture energetiche modellano i loro destini economici.
USA: Deficit Commerciale al Minimo, un Segnale di Forza Interna
Gli Stati Uniti hanno registrato un deficit commerciale di 61,6 miliardi di dollari ad aprile 2025, il livello più basso da settembre 2023, in netto miglioramento rispetto ai 138,3 miliardi di marzo.
Questo risultato è stato guidato da una drastica riduzione delle importazioni (-16,3%, a 351 miliardi di dollari, il minimo in sei mesi) e da un aumento delle esportazioni (+3%, a un record di 289,4 miliardi).
Le importazioni sono calate soprattutto in settori chiave come farmaci, prodotti metallici finiti, automobili e beni di consumo come cellulari. Le esportazioni, invece, hanno beneficiato di vendite record di metalli finiti, oro non monetario e computer.
Ecco il relativo grafico che mostra come un deficit così piccolo non si vedesse da due anni:
Il miglioramento del saldo commerciale statunitense non è casuale. La riduzione del deficit con partner chiave come la Cina (da -24,2 a -19,7 miliardi), l’Unione Europea (da -48 a -17,9 miliardi), il Canada (da -4,9 a -2,6 miliardi) e il Messico (da -16,9 a -13,5 miliardi) riflette una strategia chiara: gli USA stanno puntando su una maggiore autosufficienza.
L’uso crescente di risorse interne – dall’energia (grazie a shale gas e petrolio domestico) all’acciaio e all’alluminio – e politiche protezionistiche come i dazi hanno ridotto la dipendenza dalle importazioni. Questo approccio non solo ha contenuto il deficit, ma ha anche rafforzato settori strategici come l’automotive e la metallurgia, riducendo l’esposizione a shock esterni.
Canada: Deficit Record e Dipendenza dagli USA
Al contrario, il Canada ha visto il suo deficit commerciale allargarsi a un record di 7,1 miliardi di dollari canadesi ad aprile 2025, rispetto ai 2,3 miliardi di marzo, superando le previsioni di 1,5 miliardi.
Le esportazioni sono crollate del 10,8% a 60,4 miliardi di dollari, il livello più basso da giugno 2023, con un calo del 15,7% verso gli Stati Uniti, principale mercato di riferimento.
Le importazioni, pur diminuite del 3,5% a 67,6 miliardi, hanno mostrato flessioni significative in settori come veicoli a motore (-17,7%), macchinari industriali (-9,5%) e beni di consumo (-4,2%).
Ecco il relativo grafico:
La dipendenza del Canada dagli Stati Uniti è evidente: l’introduzione di dazi americani sui beni canadesi, in particolare sui veicoli a motore, ha colpito duramente le esportazioni. Sebbene le vendite verso altri Paesi siano aumentate del 2,9%, questo incremento non è stato sufficiente a compensare il crollo verso gli USA. L’Europa, alle prese con le proprie sfide economiche e politiche protezionistiche, non si è dimostrata un mercato alternativo valido, né lo sono stati altri partner globali. La struttura economica canadese, fortemente orientata all’export verso gli Stati Uniti, mostra una vulnerabilità sistemica: senza il vicino meridionale, il Canada fatica a trovare sbocchi commerciali.
Energia e Infrastrutture: il Tallone d’Achille del Canada
Un altro elemento critico è la dipendenza energetica. Gli Stati Uniti, grazie a investimenti in infrastrutture e alla produzione interna di energia (soprattutto gas naturale e petrolio), hanno ridotto la necessità di importare risorse energetiche. Questo ha contribuito a stabilizzare i costi interni e a sostenere l’industria manifatturiera, riducendo ulteriormente il deficit commerciale. Il Canada, pur essendo un grande produttore di energia (soprattutto petrolio da sabbie bituminose), non dispone di infrastrutture adeguate per diversificare i mercati di esportazione. La mancanza di oleodotti e terminali per il gas naturale liquefatto (GNL) limita la capacità di raggiungere mercati come l’Asia o l’Europa, rendendo il Canada prigioniero della domanda statunitense.
Un Confronto che Parla Chiaro
Il contrasto tra i due Paesi non potrebbe essere più netto. Gli Stati Uniti stanno sfruttando risorse interne, politiche protezionistiche e una strategia di reindustrializzazione per ridurre il deficit commerciale e rafforzare la propria economia. Il Canada, invece, soffre per la sua dipendenza strutturale dagli USA, aggravata dalla mancanza di alternative di mercato e da infrastrutture energetiche inadeguate. L’Europa, sempre più chiusa in sé stessa, e il resto del mondo, non rappresentano opzioni praticabili per assorbire l’export canadese.
Una lezione per il futuro
I dati di aprile 2025 evidenziano una realtà economica in cui gli Stati Uniti stanno consolidando la loro posizione di forza, mentre il Canada si trova a un bivio. Per ridurre il proprio deficit commerciale e la dipendenza dagli USA, Ottawa deve investire in infrastrutture energetiche e diversificare i mercati di esportazione. Tuttavia, con un’Europa poco recettiva e un mercato globale competitivo, il percorso appare complesso. La lezione è chiara: in un mondo di crescenti protezionismi, l’autosufficienza e la diversificazione sono essenziali per la resilienza economica. Gli Stati Uniti lo stanno dimostrando; il Canada, per ora, sembra rimanere indietro.
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