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Il “Big Beautiful Bill” di bilancio divide gli Stati Uniti: Deficit, tagli fiscali e polemiche

Il CBO lancia l’allarme: il “Big Bill” di Trump farà esplodere il deficit USA. Casa Bianca furiosa: “Dati falsi!”. Musk attacca. Ma l’economia di uno Stato è come quella di un’azienda?

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Il dibattito sul “Big Beautiful Bill”, la proposta legislativa di bilancio  statunitense, approvata alla Camera e ora al Senato, sta infiammando il panorama politico ed economico. La recente analisi del Congressional Budget Office (CBO) e le reazioni della Casa Bianca, del Congresso e di figure di spicco come Elon Musk hanno messo in luce profonde divisioni su come affrontare il deficit pubblico, i tagli fiscali e la spesa pubblica.

L’analisi del CBO: un quadro preoccupante

Secondo il CBO, la commissione che valuta il bilancio in sede parlamentare, il “Big Beautiful Bill” aumenterebbe il deficit pubblico da 1.700 a 2.400 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni, quasi raddoppiando il deficit primario (esclusi gli interessi).

Calcoli del CBO con la linea dove appare l’extra deficit (fonte CBO – X)

La causa principale sarebbe una riduzione delle entrate fiscali di 3.800 miliardi di dollari, dovuta a tagli fiscali concentrati nei primi anni. Inoltre, il CBO prevede che entro il 2034 circa 10,9 milioni di persone potrebbero perdere l’assicurazione sanitaria, inclusi 1,4 milioni di individui privi di cittadinanza verificata o status migratorio regolare, che perderebbero la copertura da programmi finanziati esclusivamente dagli Stati.

Il CFRB, il comitato per la responsabilità finanziaria , bipartisan, viene a calcolare il deficit pubblico primario in evoluzione nei prossimi 10 anni in 2300 miliardi di dollari.

Un aumento del deficit primario interessante, ma generata da tagli alle tasse, e , soprattutto, l’aumento andrebbe contro le promesse dell’amministrazione Trump di riduzione di deficit e debito. Quindi  le affermazioni del CBO e del CRFB sono estremamenti sgradite alla Casa  Bianca. 

La Casa Bianca contesta il CBO

Il direttore dell’Office of Management and Budget (OMB), Russ Vought, ha duramente criticato il CBO, accusandolo di utilizzare una baseline di politica corrente irrealistica, cioè di partire da una base di calcolo sbagliata.

Secondo Vought, il “Big Beautiful Bill” ridurrebbe il deficit di 1.400 miliardi di dollari in dieci anni, includendo 1.700 miliardi di risparmi obbligatori, il più grande taglio nella storia. La Casa Bianca, tramite la portavoce Karoline Leavitt, ha definito il CBO “partigiano e politico”, sottolineando che nessuno dei suoi membri ha mai contribuito a campagne repubblicane dal 2000, mentre molti avrebbero sostenuto candidati democratici.

Critiche bipartisan al progetto

Il magnate Elon Musk ha definito il disegno di legge una “disgustosa abominazione”, lamentando l’assenza di misure per codificare i risparmi federali individuati dal DOGE (Department of Government Efficiency) e accusando il Congresso di perpetuare la dipendenza degli Stati Uniti dalla spesa pubblica.


A Musk si sono uniti il senatore Rand Paul (e il deputato Thomas Massie, che hanno espresso il loro netto dissenso, con Massie tra i due soli repubblicani alla Camera a votare contro il passaggio del disegno di legge.

Il problema è che la visione di Musk, come quella di molti altri che criticano la legge, lo fanno con una visione del bilancio pubblico identico a quello privato. I problemi degli USA  in buona parte derivano sia dalla spesa improduttiva sconsiderata degli anni di Biden, sia dalla mancanta volontà della Federal reserve di ridurre i tassi, fatto che manda in orbita, letteralmente, gli interessi sul debito pubblico. Questo Trump lo capisce molto meglio di Musk.

La difesa dei promotori: crescita sottostimata

Il presidente Donald Trump e lo speaker della Camera Mike Johnson hanno difeso il disegno di legge, criticando il CBO per aver previsto un tasso di crescita economica di appena l’1,8% in dieci anni, definito “ridicolo e antipatriottico”. Trump ha ricordato come le proiezioni del CBO nel 2017 per i tagli fiscali dell’epoca sottostimarono le entrate di oltre 1.000 miliardi di dollari in sei anni. Johnson, dal canto suo, ha sottolineato che il CBO sottovaluta sistematicamente l’impatto positivo dei tagli fiscali e della deregolamentazione sulla crescita economica.

Analisi degli edfetti della legge di bilancio USA scomposti per categoria di maggiore spesa-minore entrata

Un disegno di legge squilibrato?

Secondo Goldman Sachs, il “Big Beautiful Bill” presenta tagli fiscali concentrati nei primi anni e tagli alla spesa posticipati dopo il 2029, lasciando il prossimo presidente a gestire le conseguenze fiscali.

Il che è coerente con il fatto che non sarà comunque Trump, ma se fosse Vance, si troverebbe a gestire un’eredità pesante.  Questo squilibrio temporale, insieme alle preoccupazioni per la perdita di coperture sanitarie e l’aumento del deficit, alimenta le critiche di chi vede nel disegno di legge un rischio per la stabilità economica a lungo termine.

Il “Big Beautiful Bill” rappresenta un punto di svolta per la politica fiscale statunitense, con promesse di crescita economica da un lato e timori di insostenibilità finanziaria dall’altro. Le critiche possono anche essere giuste, ma se vengono fatte sempre con un’ottica privatistica rischiano di creare più danni di quanti non ne riescano a rimediare. Bisognerebbe avere una visione un po’ piùà elastica, e considerare che l’economia, in generale, NON è una scenza esatta,m ma fatta di previsioni opinabili.


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