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“Unità europea” un cavolo. Draghi affonda la Spagna per il gas algerino

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Secondo quanto riportato da El Mundo il governo italiano di Mario Draghi prende le distanze da Pedro Sánchez e non segue la Spagna nella vicenda del  Sahara occidentale, il tutto per migliorare i rapporti e ottenere maggiori forniture di gas algerino.

Fonti ufficiali hanno confermato a El Mundo che l’Italia prosegue nella sua politica enunciata alcuni mesi fa da Mattarella in un’intervista di  “sostegno al ruolo dell’Algeria e al suo impegno nel quadro dell’Onu con il Sahara occidentale“.

Ha inoltre fornito supporto al nuovo inviato speciale dell’Onu nella regione, l’italo-svedese Staffan De Mistura, per raggiungere “una soluzione equa e duratura che tenga debitamente conto dei diritti del popolo Saharawi” che vive nel Sahara occidentale ex spagnolo.

L’Italia quindi non si allinea con Spagna e USA di Trump che avevano visto l’assorbimento della regione nel Marocco come la soluzione più logica e naturale, e appoggiano l’Algeria che a sua volta appoggia gli autonomisti. Il tutto per assicurarsi le forniture di gas algerino, che sono doppie verso l’Italia rispetto a quanto inviato in Spagna. Il presidente del gruppo energetico italiano Eni, Claudio Descalzi, in un libro presentato lunedì sul gasdotto Transmed che collega i due Paesi sostiene che “l’Italia ha grande fiducia nella capacità dell’Algeria”. Il principale azionista di Eni è il Ministero dell’Economia italiano e, secondo Descalzi, “per l’Italia è ancora necessario avere un Paese alleato al sud per diversificare le rotte energetiche e l’Algeria è ancora interessata a sviluppare il proprio potenziale beneficiando dell’esperienza esterna. Non ci muoviamo solo per il profitto, ma per costruire una solida partnership”.

Descalzi chiarisce anche che l’Italia contesta con la Spagna di essere la porta di accesso ai partner del nord Ue in alternativa al gas russo: «Questa alleanza di miliardi di metri cubi di gas è vantaggiosa per entrambe e per tutta l’Europa, non solo a sud».

Quindi, in un attacco di Realpolitik, l’Italia si distacca dalla Spagna e appoggia Algeri contro Fez, appoggiando anche quindi, indirettamente, le richieste del Fronte Polisario. Uno scherzo non da poco per Madrid che ora si trova isolata, dato che anche il Portogallo si è riavvicinato, sempre per ragioni energetiche, all’Algeria. In questo momento chi ha l’energia è Re nella politica.

Le enormi risorse del Sahara occidentale nei fosfati fanno poi gola anche ad un altro paese, la Cina, che appoggia la posizione autonomistica proprio per poter accedere a questo elemento importantissimo nella produzione dei fertilizzanti.


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