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Undicesimo pacchetto di sanzioni della UE: la caccia inutile agli elusori.

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I governi dell’Unione europea hanno approvato un undicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina, volto in gran parte a impedire ad altri Paesi e aziende di aggirare le sanzioni precedentemente imposte.

La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato che il nuovo pacchetto “infliggerà un ulteriore colpo alla macchina da guerra [del Presidente russo Vladimir] Putin con restrizioni all’esportazione più severe, mirate alle entità che sostengono il Cremlino”, ha detto il 21 giugno dopo che la Presidenza svedese del Consiglio dell’UE ha annunciato che il pacchetto è stato approvato. Per la verità sinora la Russia ha risentito limitatamente dei danni economici di queste sanzioni.

“Il nostro strumento antielusione impedirà alla Russia di mettere le mani sui beni sanzionati”, ha aggiunto Von der Leyen su Twitter.
Le ultime sanzioni mirano a colmare le lacune in modo che beni e tecnologie vitali per lo sforzo bellico di Mosca non raggiungano la Russia attraverso le nazioni che commerciano con l’UE.

Il nuovo pacchetto consente l’attuazione di misure che limitano l’esportazione di beni e tecnologie sensibili a doppio uso a Paesi terzi, che potrebbero poi trasferirli alla Russia. Le nuove regole consentono all’UE di esercitare una pressione molto maggiore per porre fine a questa pratica rispetto al passato.

I funzionari dell’UE sono da tempo preoccupati per l’aumento della domanda di prodotti dell’UE da parte dei vicini della Russia, tra cui Armenia, Kazakistan e Kirghizistan, e da altri Paesi che hanno mantenuto relazioni commerciali con Mosca, come gli Emirati Arabi Uniti, la Turchia e la Cina.

Ovviamente il problema non secondario sarà quello di controllare che effettivamente questi beni non arrivino in Russia. Quesot può essere semplice quando si tratta di esportazioni verso paesi piccoli come l’Armenia e il Kirghizista, diverso è il controllo dell’export verso Cina e Turchia.

Il pacchetto aggiunge 71 persone e 33 entità a coloro che sono banditi dall’UE e congela tutti i beni che detengono nelle giurisdizioni dell’UE per essere coinvolti nella deportazione illegale di bambini ucraini in Russia.

Il pacchetto estende inoltre la sospensione delle licenze radiotelevisive dell’UE per cinque media russi controllati dallo Stato.

Inoltre, il pacchetto vieta l’accesso ai porti dell’UE alle navi che effettuano trasferimenti da nave a nave di petrolio greggio o prodotti petroliferi in mare se vi è motivo di sospettare che il carico sia di origine russa.

Ormai a furia di pacchetti c’è ben poco che possa essere ancora sanzionato…


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