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Una sola ricetta per uscire dalla crisi: serve l’invasione aliena!

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L’unica speranza per l’UE è un incontro ravvicinato del terzo tipo. Abbiamo bisogno dell’invasione aliena. No, non è uno scherzo. È una constatazione assolutamente logica sulla base delle ricette demenziali della Troika che puntano sulle esportazioni a discapito della domanda interna.

Partiamo delle basi, sapete cos’è la bilancia commerciale di uno Stato? È il conto in cui viene registrato l’ammontare delle esportazioni e delle importazioni. La bilancia commerciale è in attivo se il paese esporta più di quanto importa, in passivo nel caso opposto. Per fare un esempio fittizio, se la Cina esportasse 50 ed importasse dieci la sua bilancia commerciale sarebbe 40.

È evidente che laddove c’è un esportatore c’è necessariamente un corrispondente importatore. La ricetta della Troika per i paesi in difficoltà economica è stata unicamente quella di distruggere la domanda interna per acquisire posizioni di maggiore competitività (ricordate la celebre frase di Monti alla CNN?). Ovvero si innesca la deflazione attraverso politiche di austerità (tagli ed aumenti delle tasse) e così facendo si arriva a ridurre anche il costo del lavoro. Tale operazione viene aiutata anche da una nuova legislazione che cancella uno dopo l’altro i diritti che i lavoratori hanno guadagnato in secoli di lotte riducendone esponenzialmente il potere contrattuale e favorendo il precariato. Tutto ciò contribuisce all’agognato abbattimento dei salari. Tale legislazione è palesemente incostituzionale (la nostra Repubblica si fonda sul lavoro! Art. 1 Cost.) ma ovviamente nessuno si interessa del problema visto che oggi tutto è subordinato alla falsa emergenza nei conti pubblici.

Tale politica porta effettivamente ad una maggiore forza delle esportazioni di un Paese ma tale forza si ottiene ad un costo sociale drammatico. Chi perde il lavoro, chi vive l’incertezza e la disperazione economica, non di rado, finisce con il cedere alla depressione. La finanza però ottiene un risultato davvero eccellente, ottiene la stabilità dei prezzi: i capitali sono protetti dalla svalutazione, davvero niente male per chi commercia solo in prodotti finanziari.

Tuttavia queste folli politiche non possono assolutamente funzionare nel lungo periodo. Non si può svalutare in eterno i salari. È ovvio che le altre nazioni (quelle sovrane e non prone ai mercati) reagiscono a detta svalutazione mettendo in atto politiche analoghe oppure utilizzando un metodo decisamente migliore che con l’euro a noi è precluso: svalutano competitivamente la moneta incrementandone la quantità in circolazione.

Proprio la ovvia e conseguente reazione degli altri Paesi rende insensata la politica Europea. Ovviamente le esportazioni si alimentano se c’è qualcuno che ha bisogno di importare e dunque la politica in atto, quella di una competizione globale basata sulle esportazione senza curarsi della domanda interna, non ha alcuna possibilità di funzionare nel lungo periodo a meno che… a meno che non arrivino gli extraterrestri sulla Terra e decidano improvvisamente di diventare importatori globali!

Dunque o i tecnocrati di Bruxelles sanno qualcosa che noi non sappiamo ed attendono l’imminente arrivo di E.T. oppure il votare tutta l’economia UE alle esportazioni attraverso vicoli di bilancio che distruggono progressivamente la domanda interna è un atto da analfabeti macroeconomici.

La realtà poi la conosciamo. Non esistono euroimbecilli che attendono E.T. ma esistono eurocriminali che attraverso la distruzione dell’economie sottomettono le nazioni imponendo le cessioni di sovranità necessarie al compimento del disegno di dominazione in corso.

Dunque a noi non resta che reagire o fissare il cielo speranzosi per l’arrivo dei marziani…

O magari va bene pure un asteroide…


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