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Una mossa cinese potrebbe far aumentare il prezzo del carburante diesel

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La Cina potrebbe non ammettere ulteriori quote di esportazione di carburante quest’anno, il che potrebbe far aumentare ulteriormente i prezzi del gasolio a livello globale in presenza di forniture limitate e di una durata ancora sconosciuta del divieto di esportazione russo attualmente in vigore.

Le autorità cinesi hanno già detto ai maggiori raffinatori di petrolio del primo importatore mondiale di greggio di non fare affidamento su ulteriori quote di esportazione di carburante per il resto dell’anno, hanno riferito giovedì a Bloomberg a conoscenza della situazione.
Finora, quest’anno, la Cina ha rilasciato tre gruppi di quote di esportazione di carburante alle sue principali raffinerie, che sono autorizzate a esportare diesel, benzina e jet fuel.

Alla fine di agosto, nel terzo lotto di assegnazioni per il 2023, la Cina ha emesso una quota di esportazione di carburante più ampia del previsto, nel tentativo di incentivare le raffinerie a sostenere la crescita economica e a vendere più prodotto all’estero in un momento in cui la domanda cinese di carburante per il 2023 potrebbe aver raggiunto il picco.

Secondo le stime di Bloomberg, il terzo lotto di quote di esportazione ha portato i volumi totali delle quote per il 2023 al di sopra delle quote assegnate per l’intero 2022.

Sebbene un quarto lotto di quote di esportazione di carburante non sia previsto per quest’anno, la Cina è destinata ad aumentare le sue esportazioni di carburante a ottobre, grazie all’aumento dei margini di raffinazione e della domanda internazionale di jet fuel, hanno dichiarato a Reuters all’inizio di questa settimana analisti e fonti industriali.
Le esportazioni cinesi di prodotti petroliferi raffinati sono destinate ad aumentare in ottobre rispetto a settembre, con benzina e jet fuel che registreranno i maggiori incrementi mese su mese, secondo le stime dell’industria compilate da Reuters.

Sun Jianan, analista di Energy Aspects, ha dichiarato alla Reuters che l’aumento delle esportazioni di ottobre potrebbe essere dovuto anche al fatto che i raffinatori si aspettano un’altra serie di permessi di esportazione.

Finora, quest’anno, le raffinerie cinesi hanno triplicato le esportazioni di gasolio, poiché le quote di esportazione e l’aumento dei margini di raffinazione in Asia si sono rivelati incentivi sufficienti a fronte di una domanda interna tiepida. Però il fatto che, a questo punto, non si preveda nessun ulteriore aumento fa si che non ci sarà una “Riserva cinese” in caso di esplosione del prezzo del gasolio. Una minaccia in più sulla crescita. 


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