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Una guerra dichiarata: l’islamismo contro la Francia e l’Occidente. L’attentatore sbarcato a Lampedusa

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Oggi ci sono stati tre attacchi dell’estremismo islamico contro la repubblica Francese ed il suo popolo. Il primo, il più cruento , a Nizza , in Nostra Signora dell’Assunta, dove tre persone sono state uccise, fra cui una donna decapitata. Purtroppo questo non è  stato il solo attacco: infatti vi è stato un attacco all’arma bianca contro la polizia ad Avignone, terminato con l’eliminazione dell’assalitore, ed uno in Arabia Saudita, dove un guardia del Consolato di Francia a Gedda è stata assalita, anche in questo caso, all’arma bianca.

La reazione di Erdogan alla stretta anti-terroristica in Francia, dopo l’assassinio di Samuel Paty, che, avendo colpito i responsabili, cioè i fondamentalisti islamici, non poteva che diventare nemico di chi si è posto a baluardo del fanatismo più folle, nel suo disegno neo-ottomano, la Turchia. Purtroppo si vede sempre più, ogni giorno che passa, che la convivenza fra islamismo e mondo occidentale non è possibile. Con islamismo non intendiamo la religione di per se, quanto la visione totalitaristica della stessa per la quale non esiste una divisione fra coscienza e convivenza civile e, soprattutto, non ci sia un diritto di terzi a pensarla diversamente , ed a vivere in modo differente. Non possono tollerare che la libertà totale di espressione, anche l’irriverenza verso la religione stessa, sono parte acquisita di u processo storico durato migliaia di anni e che, volente o nolente, ha costruito un società dove può convivere la fede personale con l’ateismo di altri. Paradossalmente anche la visione laica dello stato è il risultato di un’evoluzione che nasce dalla fusione fra filosofia classica e religione Cattolica, con i suoi dubbi le sue incertezze, la sua visione del “libero arbitrio”. libertà di espressione e mondo occidentale sono due visioni non divisibili.

Se una religione non tollera questa visione, ma vuole imporre, con la forza, sia evidente sia dissimulata, la propria  prevalenza sullo Stato Laico, sulle altre religioni e sui cittadini atei, questa NON è compatibile con uno stato occidentale ed europeo e chi ne persegue questa visione è un vero nemico dello stato. Un nemico ancora più pericoloso delle Brigate Rosse, del terrorismo nero o rosso, perchè questi volevano solo “Cambiare” lo stato, per un islamista non deve esistere, lo stato, se  non in una visione teocratica.

Certo si potranno fare cento analisi sociali sugli effetti della crisi economica nelle tensioni religiose, ma , comunque la si possa mettere, esistono “Francesi” cresciuti in famiglie per le quali tagliare la testa ad una donna in una chiesa è legittimo e giustificabile. Queste “Famiglie” queste “persone” che ne condividono l’idea, non possono essere parte di una società occidentale e devono essere rinviti indietro dai luoghi da cui provengono, dove avranno il tempo, misurabile in decine di generazioni, per compiere la necessaria evoluzione culturale. Non ci può essere convivenza, ma solo separazione. Ne v della vita e della civiltà.

PS: pare che l’attentatore di Nizza fosse un tunisino da poco sbarcato a Lampedusa e che ha goduto della politica di tolleranza migratoria del governo Conte. Siamo anche noi strumentali all’Islamismo e nemici della civiltà occidentale?


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