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Una App innocua è uno strumento di spionaggio

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C’è  un settore economico in crescita in tutto il mondo e che lega  la ricerca sui consumatori e la sorveglianza dei governi.

In un rapporto pubblicato venerdì, il Wall Street Journal ha esplorato il mondo di Premise Data Corp., un’azienda dal nome innocente  che invita i  propri utenti, in cambio ti piccole mance, a svolgere piccole attività apparentemente banali, quali fare la foto al prezzo del latte o dei prodotti di largo consumo, o contare il numero di bancomat in una zona, oppure fare foto a negozi.  Che fine fanno queste foto?

Circa la metà dei clienti dell’azienda sono aziende private che cercano “informazioni commerciali”, come, ad esempio, le modalità operative dei concorrenti, o controllare il loro livello dei prezzi oppure i loro allestimenti. Peccato che l’altra metà sia costituita da entità governative, a partire da quello degli Stati Uniti, che utilizzano questa App per uno dei progetti di sorveglianza e ricognizione fra i più avanzati al mondo.

Secondo WSJ, Premise fa parte di un numero crescente di aziende che stanno a cavallo tra “i servizi ai consumatori e sorveglianza governativa e si affidano alla proliferazione dei telefoni cellulari come un modo per trasformare miliardi di dispositivi in ​​sensori che raccolgono informazioni open source utili ai servizi di sicurezza del governo”.

L’amministratore delegato di Premise ha anche accennato al fatto che la società era stata sfruttata dai governi stranieri per aiutare a definire la politica su come affrontare “l’esitazione vaccinale”. Un caso in cui la sorveglianza è stata messa al servizio delle politiche governative. .

“I dati ottenuti dai nostri contributori hanno aiutato a informare i responsabili politici del governo su come affrontare al meglio lo scetticismo sui vaccini, la suscettibilità alle interferenze straniere e la disinformazione nelle elezioni, nonché la posizione e la natura delle attività delle bande in Honduras”, ha affermato l’amministratore delegato di Premise Maury Blackman . La società ha rifiutato di nominare i suoi clienti, citando la riservatezza.

Premise è stata lanciata nel 2013 come strumento inteso a raccogliere dati da utilizzare nel lavoro di sviluppo internazionale da parte di governi e organizzazioni non governative. Negli ultimi anni, ha anche stretto legami con l’establishment della sicurezza nazionale americano e ha evidenziato la sua capacità di fungere da strumento di sorveglianza, secondo documenti e interviste con ex dipendenti. A partire dal 2019,l’azienda, nelle sue presentazioni,  affermavano di contare su  600K collaboratori operanti in 43 paesi, inclusi località calde come Iraq, Afghanistan, Siria e Yemen. Gli USA hanno pagato a Premises almeno 5 milioni di dollari dal 2017 per aver fornito informazioni utili a soggetti militari come l’aeronautica e l’esercito. In questo caso le informazioni raccolte sono state quelle sui “Punti di raccolta sociali”, come gli internet cafè, oppure su infrastrutture come i ripetitori dei cellulari. In questo modo, senza rischi propri di vite umane l’intelligence USA ha raccolto informazioni in aree molto sensibili senza rischi diretti dei propri operatori e con costi molto limitati. Chiaramente chi era “Sul campo”, i ragazzini che fanno le foto, non sapevano per chi stavano lavorando, ma se in un viaggio vedete un ragazzino che prende una foto e scappa, pensate che potreste essere in un’immagine che finisce alla NSA….

 

 


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