Cultura
Un po’ di basi: corrente continua e corrente alternata. Cosa sono?
La corrente elettrica è il flusso ordinato di cariche elettriche attraverso un conduttore. La corrente può essere di due tipi: continua o alternata. In questo articolo vedremo qual è la differenza tra questi due regimi di corrente, come vengono generati, chi li ha scoperti e teorizzati e quali sono i loro usi principali.
Che cos’è la corrente continua
La corrente continua (CC o DC) è una corrente che ha una direzione e un’intensità costante nel tempo. Questo significa che le cariche elettriche si muovono sempre nello stesso verso, dal polo negativo al polo positivo della sorgente di tensione. La corrente continua è generata da dispositivi che mantengono una differenza di potenziale costante tra i due poli, come le pile, le batterie, i pannelli fotovoltaici o le dinamo. La corrente continua è utilizzata per alimentare dispositivi che richiedono una tensione stabile e costante, come i circuiti elettronici, gli orologi, i computer, gli elettrodomestici portatili, gli impianti elettrici delle automobili ecc.
Che cos’è la corrente alternata
La corrente alternata (CA o AC) è una corrente che cambia direzione e intensità nel tempo, seguendo un andamento sinusoidale. Questo significa che le cariche elettriche si muovono avanti e indietro tra i due poli della sorgente di tensione, invertendo il verso periodicamente. La corrente alternata è generata da dispositivi che producono una differenza di potenziale variabile nel tempo, come i generatori elettrici rotanti che sfruttano l’energia meccanica o le turbine delle centrali elettriche. La corrente alternata è utilizzata per trasmettere l’energia elettrica a lunga distanza, poiché permette di variare facilmente il livello di tensione tramite i trasformatori. La corrente alternata è anche usata per alimentare dispositivi che richiedono una tensione variabile o che possono adattarsi a diversi livelli di tensione, come i motori elettrici, le lampadine a fluorescenza, gli elettrodomestici da rete ecc.
Chi ha scoperto e teorizzato la corrente continua e alternata
La corrente continua fu scoperta per prima da Alessandro Volta nel 1800, quando inventò la pila voltaica, il primo generatore di corrente continua. Volta dimostrò che era possibile produrre una corrente costante collegando tra loro dei dischi di metallo diverso separati da un tessuto imbevuto di soluzione salina. Volta fu anche il primo a definire il concetto di differenza di potenziale tra due punti di un circuito.
La corrente alternata fu scoperta successivamente da Michael Faraday nel 1831, quando osservò che muovendo un magnete all’interno di una bobina si produceva una corrente variabile nel tempo. Faraday formulò la legge dell’induzione elettromagnetica, che spiega come si genera una forza elettromotrice in un circuito chiuso quando varia il flusso magnetico che lo attraversa.
La teoria della corrente alternata fu sviluppata da James Clerk Maxwell nel 1865, quando pubblicò le sue quattro equazioni fondamentali dell’elettromagnetismo, che descrivono matematicamente il comportamento dei campi elettrici e magnetici e le loro interazioni. Maxwell dimostrò che la luce è un’onda elettromagnetica e predisse l’esistenza di altre onde con diverse lunghezze d’onda e frequenze.
Conclusione
La corrente continua e la corrente alternata sono due regimi di corrente diversi che hanno caratteristiche, origini, scopritori e applicazioni differenti. La corrente continua ha una direzione e un’intensità costante nel tempo e viene generata da dispositivi che mantengono una differenza di potenziale costante. La corrente alternata cambia direzione e intensità nel tempo seguendo un andamento sinusoidale e viene generata da dispositivi che producono una differenza di potenziale variabile. La corrente continua fu scoperta da Volta e la corrente alternata da Faraday, mentre la teoria dell’elettromagnetismo fu elaborata da Maxwell.
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