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Energia

Un piccolo, grande, Boom energetico inizia a spingere l’economia Argentina

Finalmente il giacimento di gas e petrolio di Vaca Muerta, in Argentina, inizia a realizzare le promesse degli ultimi 10 anni, producendo 400 mila barili di preziosissimo petrolio per le valute del paese, grazie alle politice liberiste di Milei, ma mancano ancora gli investimenti

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Si stima che il bacino di scisto di Vaca Muerta sia il secondo più grande deposito di gas/petrolio di scisto al mondo e la quarta più grande risorsa di olio di scisto. Si è sempre valutato che questo giacimento avesse le stesse potenzialità di quelli nord americani del “Permiano”, e ora, finalmente, sta mostrando le sue potenzialità, dopo un decennio in cui le sue potenzialità erano frenate dalla crisi economica e dai controlli soffocanti dello stato.

L’elezione del nuovo presidente Javier Milei, favorevole alle aziende e agli investimenti anche esteri, ha iniziato a risollevare le sorti di Vaca Muerta e dei suoi operatori. Il presidente ha varato riforme di mercato per incoraggiare investimenti su larga scala e stranieri nel settore energetico, sperando che le esportazioni di petrolio e gas portino miliardi di dollari americani alle esaurite riserve valutarie dell’Argentina.

Gli sfrozi hanno inziato a dare dei risultati: La produzione di petrolio e gas a Vaca Muerta è aumentata negli ultimi mesi e il Paese sta ora guardando alla fase successiva del boom delle risorse: l’esportazione delle sue enormi risorse di idrocarburi.

Vaca Muerta, posizione

Impennata della produzione da shale oil e gas

Vaca Muerta – in spagnolo “mucca morta” – è stata soprannominata il Permiano argentino, anche se le sue proprietà geologiche sono state paragonate in modo più appropriato all’Eagle Ford il più grande giacimento del permiano nord americano.

Si sitma che questo giacimento di scisto nella provincia di Neuquen contenga risorse recuperabili pari a 16 miliardi di barili di petrolio e 308 mila miliardi di piedi cubi di gas naturale. Questi numeri fanno del Vaca Muerta il secondo più grande giacimento di gas di scisto al mondo e la quarta più grande risorsa di olio di scisto.

Negli ultimi anni, l’Argentina ha assistito a un boom del numero di pozzi che applicano il fracking  a Vaca Muerta. Quest’anno, il numero mensile di pozzi ha superato i 1.500 per la prima volta in assoluto, in quanto le aziende stanno espandendo le trivellazioni grazie alle politiche più amichevoli e di libero mercato introdotte dal nuovo governo. La produzione di gas naturale è aumentata quest’anno, secondo i dati della società di consulenza Aleph Energy citati da Reuters.

Pozzo di gas del giacimento di Vaca Muerta

Anche la produzione di petrolio a Vaca Muerta è aumentata, quadruplicando negli ultimi cinque anni, passando da meno di 90.000 barili al giorno (bpd) a quasi 400.000 bpd. Non siamo a livello di grande potenza petrolifera, e si produce meno della piccola Guyana, che ha prodotto 645.000 barili al giorno nel 2023 e si avvia agli 800.000, ma comunque inizia ad essere una produzione interessante.

Qui le riforme hanno funzionato

Anche le aziende stanno incrementando la loro presenza nella regione grazie a un ambiente più favorevole agli investimenti. Il governo del presidente Milei ha spinto per una nuova legislazione, il cosiddetto Regime di Incentivazione dei Grandi Investimenti – o RIGI, dalle iniziali spagnole – che offre sgravi fiscali e altri incentivi ai grandi investitori nel Paese sudamericano.

Gli sforzi di deregolamentazione del mercato argentino dovrebbero far aumentare gli investimenti energetici nel Paese di circa 2, 5-15 miliardi di dollari l ‘anno prossimo, hanno dichiarato i funzionari.

Grazie al regime di investimenti RIGI, l’Argentina si aspetta 30 miliardi di dollari di investimenti energetici nel 2025 e 2026, denaro prezioso in valuta forte. 

Nella prima metà del 2024 il settore energetico ha registrato la più alta produzione di petrolio degli ultimi 15 anni e, nello stesso periodo, la più alta produzione di gas naturale degli ultimi 17 anni. Di conseguenza, quest’anno l’Argentina ha registrato avanzi mensili nel commercio energetico ed è sulla buona strada per registrare un raro avanzo nel commercio energetico per l’intero anno 2024.

Il surplus commerciale argentino nel settore energetico si è ulteriormente ampliato a settembre, come ha dichiarato la banca brasiliana Itau in una nota della scorsa settimana. L’avanzo su 12 mesi ha raggiunto i 4,7 miliardi di dollari a settembre, rispetto ai 4,2 miliardi del mese precedente. Nel terzo trimestre del 2024, le importazioni di energia dell’Argentina sono crollate del 33,5% su base annua, mentre le esportazioni di petrolio sono aumentate del 26,2% su base annua nello stesso periodo, hanno osservato gli analisti della banca.

Una utile spinta per la bilancia commerciale che stabilizza il peso

La Vaca Muerta è fondamentale per i piani dell’Argentina di diventare un importante esportatore di petrolio e gas, in un momento in cui le preoccupazioni per le esportazioni da altre regioni, in particolare dal Medio Oriente e dalla Russia, stanno sconvolgendo i flussi commerciali globali. La CEPH, l’associazione argentina dell’industria petrolifera e del gas, prevede che la produzione di petrolio raggiungerà 1 milione di bpd entro il 2030, rispetto ai circa 400.000 bpd attuali.

Il produttore indipendente Vista Energy, il secondo produttore di scisto in Argentina, prevede di investire circa 1,1 miliardi di dollari nella Vaca Muerta.

“Nel 2012, Vaca Muerta era per i credenti. Oggi, Vaca Muerta è per gli ingegneri”, ha dichiarato il mese scorso a Reuters il fondatore e CEO della società, Miguel Galuccio, riferendosi ai guadagni di produzione che gli operatori possono ottenere da questo giacimento di scisto.

Le superpetroliere potrebbero iniziare ad attraccare in Argentina per caricare il petrolio proveniente dal giacimento di scisto del Paese, dopo che un oleodotto è stato predisposto per collegare Vaca Muerta con un terminale nel porto di Punta Colorada in grado di gestire le cosiddette “very large crude carriers” (VLCC), anche perché la posizione dell’argenina potrebbe permettere di servire i mercati orientali evitando sia Suez sia Panama.

L’Argentina si sta inoltre avvicinando all’esportazione di GNL e alla monetizzazione dell’enorme risorsa di Vaca Muerta, dopo che l’azienda di infrastrutture marittime per il GNL Golar LNG ha firmato un accordo ventennale con Pan American Energy (PAE) per la realizzazione di una nave galleggiante per il gas naturale liquefatto (FLNG) in Argentina.

Tuttavia, lo sviluppo delle infrastrutture, in particolare dei gasdotti, è in ritardo e necessita di un impulso per consentire all’Argentina di sfruttare l’enorme potenziale del suo shale play. A causa della situazione disastrosa delle finanze statali argentine, il governo non è disposto a investire in infrastrutture per sostenere le esportazioni, ma le sue politiche favorevoli alle imprese potrebbero incentivare gli investimenti privati in oleodotti e terminali di esportazione.

Il potenziale di Vaca Muerta è enorme, ha dichiarato al Financial Times Miguel Galuccio, fondatore di Vista Energy, una società che si occupa di questo giacimento di scisto. “Abbiamo dimostrato che la qualità della formazione di Vaca Muerta non è seconda a nessuno, [addirittura superiore] a quella del Bacino Permiano degli Stati Uniti”, ha dichiarato Galuccio al FT. Ora ci vogliono i soldi per realizzare queste premesse.


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