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Un Natale “normale” secondo Draghi

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Un Natale così normale non me lo ricordavo dal 2015, quando l’allarme era: “Uomini con la barba, camuffati, con un cinturone alla vita e dei pacchi sospetti in mano sono terroristi ISIS: attenzione nei centri città”. Ci fu una strage di Babbi Natale, con la barba, il cinturone e i pacchi regalo in mano.

Adesso che l’ISIS “che era già a sud di Roma” è stato annientato dai cinghiali, dalle buche e dalle pantegane, il problema è un altro: c’è un virus misterioso creato in laboratorio, diffuso dai pangolini che lo hanno trasferito ai pipistrelli che lo hanno trasferito agli involtini primavera, che andavano mangiati per non sembrare razzisti mentre contestualmente si abbracciava un cinese, che andava curato con tachipirina e vigile attesa, che circola ancora mutatis mutandis tra le luminarie del Natale 2021.

(Nell’immagine la diversamente giornalista Selvaggia Lucarelli che ingolla un involtino primavera per spiegare che non si deve essere razzisti. Scattata pochi mesi prima che iniziasse a scrivere veline denunciando i vicini di casa che si recavano al supermercato o a portare a spasso il cane nel parco)

Ma ormai è così: “lo nero periglio che vien da lo mare” ormai si è azzeccato  impunemente tra di noi. (no scusate, lo nero periglio è ok. Non va bene il virus giallo pangolino nella versione autunno inverno variante Delta).

Quindi il nostro Vate illuminato con le Palle, per la gioia delle plaudenti Bimbe di Draghi, ha deciso di prendere la situazione in mano (ho detto la situazione) per trasformare quelle feste contagiose e contagianti in un”Natale Normale”.

Cosa è un Natale Normale. Un Natale normale è costituito da un bel pranzo in famiglia, tutti vaccinati. Se il bimbo fa resistenza, lo si acchiappa mentre sta in piedi alla sedia declamando la poesia, lo si atterra e lo si vaccina al volo. Questo per preservare i nonni alla quarta vaccinazione dal contagio e tutti gli altri astanti alla terza. Uscendo dalla casa dei nonni ci sono le forze dell’ordine, incazzate come pangolini infetti, perchè invece che stare a casa a mangiare il panettone stanno controllando i possibili untori natalizi e sono reduci dal vaccino obbligatorio imposto all’Ordine dal Drago con le Palle. Il tampone anale a questo punto, lo capite pure voi, è una dolorosa ma necessaria misura precauzionale. Starete comunque sempre meglio dello zio Gino, che non ha potuto presenziale al pranzo della happy family italiana perchè ricoverato in ospedale da 5 giorni. E’ stato ricoverato con un TSO perchè è salito su un mezzo pubblico da tamponato e non da vaccinato (quindi senza il supergreenpass) mentre si recava a comperare uno scaldaletto per la nonna. Ora è preda degli istinti sadomaso assassini di quegli infermieri alla terza dose obbligatoria che postano sui social: “se ne becco uno non vaccinato fingo di sbagliargli la vena”.

Però andrà tutto bene. La nonna come sempre vi seppellirà tutti. E comunque la sua pensione è salva mentre il vostro stipendio no, a meno che non mettiate la testa a posto e non seguiate alla lettera gli ordin… le raccomandazioni impartite.

Sarà un bel Natale. Un Natale Normale. Semmai si sentirà un po’ la mancanza di Babbo Natale, che essendo solo un volgare tamponato, non potà presentarsi dalla cappa del vostro camino. Ma comunque ha già mandato delle letterine di scusa: “Cari italiani, in merito alle vostre letterine, mi dispiace non potere esaudire i vostri desideri poichè non sono in regola con i tamponi. Anche volendo non potrei alloggiare con le mie renne in nessuna stamberga italica. I termometri per la temperatura elettronici che mi avevate chiesto li porto agli spagnoli, che non fanno tante storie e si stanno godendo un Natale Anormale da Pazzi Untori Suicidi. E poi fan da mangiare da Dio”.

Se sarete ancora vivi passo a salutarvi a Natale 2022. Ciao cosi.


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