Attualità
Un misterioso libro sulla fine del Mondo tenuto segreto dalla CIA parzialmente pubblicato
“La Storia di Adamo ed Eva” di Chan Thomas è stato mantenuto segreto dalla CIA per quasi 60 anni. Parla della Fine del Mondo, che avverrebbe in modo un po’ fantasioso. Ma allora perché una parte del libro è ancora secretata?
La CIA più di 50 anni fa rese segreto un libro con una teoria circa la fine del mondo. Ora si è decisa a distanza di decenni, è stato reso pubblicabile.
La storia di Adamo ed Eva”, scritto dall’ex dipendente dell’aeronautica statunitense, ricercatore UFO e sedicente sensitivo Chan Thomas, è stato scritto nel 1966 ma la sua pubblicazione è stata bloccata dall’agenzia di intelligence USA.
Il motivo di questa decisione non è ancora chiaro, ma secondo alcuni l’agenzia temeva che il libro potesse causare panico di massa o far trapelare informazioni relative a ricerche governative segrete.
Thomas sostiene che ogni 6.500 anni la Terra viene colpita da un disastro di proporzioni pari al “Grande Diluvio” biblico.
Sebbene gli esperti discutano sulla data esatta del diluvio riportato nel Libro della Genesi, Thomas afferma che esso avvenne circa 6.500 anni fa e che esistono prove archeologiche e geologiche a sostegno di tale affermazione.
Secondo questa logica, Thomas sostiene che la prossima catastrofe è imminente.
Per quanto riguarda l’aspetto della fine del mondo, Thomas ritiene che il campo magnetico terrestre si sposterà improvvisamente e drasticamente, creando scompiglio in tutto il pianeta. Thomas ha avuto contatti con progetti classificati durante il suo periodo di lavoro presso la defunta azienda aerospaziale McDonnell Douglas. Faceva parte di un piccolo gruppo di scienziati riuniti dall’azienda per indagare sulle segnalazioni di UFO.
Sebbene non esistano documenti ufficiali che attestino che Thomas abbia lavorato direttamente per la CIA, l’accordo di segretezza dell’agenzia prevede che i dipendenti passati debbano ottenere l’approvazione prima di pubblicare libri e altre opere di comunicazione. Questo sarebbe il motivo per cui l’Agenzia ha potuto bloccarne la pubblicazione.
In California, le montagne si agitano come felci al vento; il possente Pacifico si solleva e si ammassa in una montagna d’acqua alta più di due miglia, poi inizia la sua corsa verso est”, scrive Thomas nel suo libro, con una descrizione che richiama il famoso Big One, in grande terremoto che dovrebbe sconvolgere la California.
In una frazione di giorno tutte le vestigia della civiltà sono scomparse e le grandi città – Los Angeles, San Francisco, Chicago, Dallas, New York – non sono altro che leggende”, scrive. È rimasta appena una pietra dove milioni di persone hanno camminato solo poche ore prima”.
Il primo capitolo, intitolato “Il prossimo cataclisma”, inizia con: Come Noè 6.500 anni fa… Come quello di Adamo ed Eva 11.500 anni fa… Anche questo avverrà…”. L’apertura criptica suggerisce che il prossimo cataclisma è pronto a verificarsi da un giorno all’altro.
Una parte resta segreta
Il libro declassificato contiene 55 pagine, ma Thomas ne ha scritte più di 200. Il resto è ancora top-secret. Il resto è ancora oggi top-secret. E il motivo del coinvolgimento della CIA rimane un mistero.
Il racconto apocalittico inizia con la distruzione della California, spiegando come i venti “con la forza di mille eserciti” distruggeranno ogni cosa in vista con il loro “bombardamento supersonico”, mentre lo tsunami del Pacifico annegherà Los Angeles e San Francisco “come se fossero solo granelli di sabbia”.
Thomas sostiene che questi impatti investiranno l’intero continente nordamericano “nel giro di tre ore”, mentre un terremoto creerà contemporaneamente enormi crepe nel terreno che permetteranno al magma di salire in superficie.
Ma non sarà solo il Nord America a essere inghiottito dalla distruzione. Nessuno dei sette continenti sarà in grado di sfuggire all’assalto, scrive Thomas, e ognuno di essi sperimenterà versioni leggermente diverse della stessa drammatica fine.
Al settimo giorno, “l’orrenda furia è finita” e l’intera Terra è cambiata, scrive. Il bacino del Golfo del Bengala, a est dell’India, si trova ora al Polo Nord. L’Oceano Pacifico, appena a ovest del Perù, è al Polo Sud”, spiega Thomas.
Anche la Groenlandia e l’Antartide sono state spinte verso l’equatore e “le loro calotte di ghiaccio si stanno dissolvendo rapidamente nel calore tropicale”. E noi che ci preoccupiamo per un po’ di CO2.
Thomas dipinge un quadro terrificante di cambiamenti climatici e riassetti tettonici che distruggono la civiltà. Ma non ci sono prove scientifiche che suggeriscano che un tale cataclisma sia possibile.
“È un errore che queste cose vengano messe in giro”, ha dichiarato a The Verge Martin Mlynczak, ricercatore senior presso il Langley Research Center della NASA. “Affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie. E non c’è nessuna prova, nessuna scienza e nessuna fisica dietro le affermazioni sul cambiamento del campo magnetico associato al cambiamento climatico”.
Inoltre, non ci sono prove che suggeriscano che il campo magnetico terrestre abbia mai fatto, o farà mai, il salto di 90 gradi descritto da Thomas. Anche ora si stanno spostando, per la verità abbastanza rapidamente. I poli magnetici della Terra si spostano e lo hanno fatto centinaia di volte nel corso della storia del pianeta. Ma questo non ha mai causato il tipo di devastazione diffusa descritta da Thomas.
“È totalmente falso. Se questo accadesse ogni 6.500 anni, lo vedremmo certamente; sarebbe in tutti i registri… La quantità di energia necessaria per ottenere questo risultato è enorme. E non c’è nulla che possa innescarla”, ha detto Mlynczak.
“Durante un’inversione dei poli, il campo magnetico si indebolisce, ma non scompare completamente”, afferma la NASA ” La magnetosfera, insieme all’atmosfera terrestre, continua a proteggere la Terra dai raggi cosmici e dalle particelle solari cariche, anche se è possibile che una piccola quantità di radiazioni particellari raggiunga la superficie terrestre.
Il campo magnetico si confonde e i poli magnetici multipli possono emergere in luoghi inaspettati”, ma questo non causa mai il tipo di devastazione diffusa che Thomas ha descritto nel suo libro.
Anche se esistono testimonianze di catastrofi preistoriche corrispondenti al diluvio universale, ad esempio nell’Epopea di Gilgamesh sumera o nel Satapatha Brahmata indù, non c’è traccia di una distruzione e interruzione della civilità simile a quella descritta nel libro di CHau Thomas. Allora perché è stato segretato ed è ancora in parte segreto?
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