Seguici su

Difesa

UAV e UAW: una breve definizione dei droni militari e di come definiranno la guerra del futuro

Breve guida all’uso dei droni volanti in campo militare. dagli UAV a UAW a Loyal Wingman, con un breve approfondimento al problema dell’uso della AI

Pubblicato

il

 

I droni aereonautici per uso militare, noti anche come Unmanned Aerial Vehicles (UAV) o Unmanned Aircraft Weapons (UAW) o ancora UCAV, rappresentano una componente sempre più importante delle forze armate moderne. Questi velivoli senza pilota offrono una vasta gamma di capacità, dalla ricognizione e sorveglianza all’attacco e alla soppressione delle difese aeree nemiche.

In questo articolo, esploreremo la natura degli UAW, i diversi tipi, alcuni esempi di modelli utilizzati e le implicazioni del loro crescente impiego.

Cosa sono gli UAW?

Gli UAW sono essenzialmente aeromobili pilotati a distanza o in modo autonomo tramite computer di bordo. Sono composti da diverse componenti chiave, tra cui:

  • Fusoliera: la struttura principale del drone, che ospita i sistemi di propulsione, controllo e carico utile.
  • Sistemi di propulsione: motori a reazione, eliche o altri sistemi che consentono al drone di volare.
  • Sistemi di controllo: l’hardware e il software che consentono al drone di essere pilotato a distanza o di volare autonomamente.
  • Carico utile: sensori, armi o altri equipaggiamenti che il drone trasporta per svolgere la sua missione.
  • Stazione di controllo a terra: il luogo da cui gli operatori controllano il drone e ricevono i dati raccolti.

Reaper in uso alla AMI

Componenti di un drone aereonautico per uso militare

Tipi di UAW

Gli UAW possono essere classificati in base a diversi criteri, tra cui dimensioni, raggio d’azione, altitudine operativa e missione. Alcuni dei tipi più comuni includono:

  • Micro UAW: droni di piccole dimensioni, spesso utilizzati per la ricognizione a corto raggio e la sorveglianza in ambienti urbani.
  • Mini UAW: droni di medie dimensioni, con un raggio d’azione e un’autonomia maggiori rispetto ai micro UAW. Possono essere utilizzati per una varietà di missioni, tra cui ricognizione, sorveglianza e attacco leggero.
  • UAW a media altitudine e lunga autonomia (MALE): droni di grandi dimensioni, in grado di volare ad alta quota per lunghi periodi di tempo. Sono spesso utilizzati per la ricognizione strategica, la sorveglianza e l’attacco di precisione.
  • UAW ad alta altitudine e lunga autonomia (HALE): droni ancora più grandi dei MALE, in grado di volare a quote estremamente elevate per giorni o addirittura settimane. Sono utilizzati principalmente per la ricognizione strategica e la sorveglianza.
  • UAW da combattimento: droni progettati specificamente per l’attacco aereo. Possono essere armati con una varietà di armi, tra cui missili, bombe e mitragliatrici.

 Switchblade drone. Photo courtesy of AeroVironment, Inc via ABACAPRESS.COM

Diverse tipologie di droni aereonautici per uso militare

Esempi di UAW

Ecco alcuni esempi di UAW utilizzati dalle forze armate di tutto il mondo:

  • RQ-4 Global Hawk (Stati Uniti): un UAW HALE utilizzato per la ricognizione strategica e la sorveglianza. Ha un’autonomia di oltre 32 ore e un’altitudine operativa di oltre 18.000 metri. [Link: [URL non valido rimosso]]
  • MQ-9 Reaper (Stati Uniti): un UAW MALE utilizzato per la ricognizione, la sorveglianza e l’attacco. È armato con missili Hellfire e bombe a guida laser. [Link: [URL non valido rimosso]]
  • Bayraktar TB2 (Turchia): un UAW MALE utilizzato per la ricognizione, la sorveglianza e l’attacco. È stato impiegato con successo in diversi conflitti, tra cui la guerra civile siriana e la guerra del Nagorno-Karabakh.
  • Hermes 900 (Israele): un UAW MALE utilizzato per la ricognizione, la sorveglianza e l’intelligence elettronica. È dotato di un’ampia gamma di sensori, tra cui radar, telecamere elettro-ottiche e infrarosse.
  • Boeing MQ 28 Loyal Wingman: un tipo speciale di drone UAW studiato e sviluppato per agire in collaborazione con aerei dotati di pilota, per il quale possono svolgere diverse funzioni di supprto, di attacco di guerra elettronica. Br

Implicazioni dell’uso degli UAW

L’impiego degli UAW nelle operazioni militari ha diverse implicazioni, sia positive che negative:

Vantaggi:

  • Riduzione del rischio per il personale militare: gli UAW consentono di svolgere missioni pericolose senza mettere a rischio la vita dei piloti.
  • Maggiore persistenza: gli UAW possono rimanere in volo per lunghi periodi di tempo, fornendo una copertura continua e una maggiore consapevolezza situazionale.
  • Maggiore precisione: gli UAW possono essere equipaggiati con sistemi di puntamento avanzati, che consentono di colpire gli obiettivi con maggiore precisione e ridurre i danni collaterali.
  • Costi ridotti: in alcuni casi, gli UAW possono essere più economici da utilizzare rispetto agli aerei con equipaggio.

Svantaggi:

  • Problemi etici: l’uso di UAW armati solleva questioni etiche complesse, in particolare per quanto riguarda la responsabilità per le vittime civili.
  • Vulnerabilità: gli UAW possono essere vulnerabili agli attacchi elettronici e alle contromisure.
  • Proliferazione: la tecnologia degli UAW è sempre più accessibile, il che aumenta il rischio di proliferazione e di utilizzo da parte di attori non statali.
  • Dipendenza tecnologica: l’eccessiva dipendenza dagli UAW potrebbe portare a una diminuzione delle capacità di combattimento convenzionale.

Kim Jong-un esamina i droni kamikaze, con un curioso cappello (estratto da video nord Coreano)

L’uso della AI negli UAV

 

L’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (IA) nei droni aereonautici per uso militare (UAV) solleva complesse questioni morali che richiedono un’attenta riflessione. L’IA consente agli UAV di operare con crescente autonomia, aprendo scenari in cui le decisioni letali potrebbero essere prese da macchine anziché da esseri umani. Questo pone interrogativi cruciali sulla responsabilità, la discriminazione e il potenziale di escalation dei conflitti.

Uno dei principali problemi morali riguarda la responsabilità. Chi è responsabile se un UAV guidato dall’IA causa danni collaterali o uccide civili innocenti? È il programmatore che ha sviluppato l’algoritmo, il produttore del drone, l’operatore militare che lo ha schierato o l’IA stessa? L’attribuzione della responsabilità in questi casi è complessa e non ha ancora trovato una risposta univoca nel diritto internazionale.

Un altro problema riguarda la discriminazione. Gli algoritmi di IA sono addestrati su set di dati che possono contenere bias impliciti, portando a decisioni discriminatorie. Ad esempio, un UAV addestrato a identificare “combattenti nemici” potrebbe essere influenzato da pregiudizi razziali o etnici, con conseguenze tragiche. È fondamentale garantire che gli algoritmi di IA utilizzati nei droni siano equi e imparziali, ma questo obiettivo è difficile da raggiungere nella pratica.

Inoltre, l’uso di UAV autonomi solleva preoccupazioni per il potenziale di escalation dei conflitti. La possibilità di utilizzare droni senza mettere a rischio la vita dei propri soldati potrebbe abbassare la soglia per l’uso della forza, aumentando il rischio di conflitti armati. Inoltre, l’IA potrebbe reagire in modi imprevedibili a situazioni complesse, portando a escalation indesiderate.

C’è poi un problema di Mezzi, Obiettivi e Cosenguenze : anche se poi il fatto è stato negato, per tempo si è parlato del fatto che in una simulazione una AI sarebbe giunta ad attaccare il proprio operatore che voleva limitare la sua capacità d’azione. Se diamo ad una AI un obiettivo tattico potrebbe essere spinta a utilizzare qualsiasi mezzo pur di conseguirlo, senza preoccuparsi degli effetti strategici.

Infine, l’autonomia degli UAV guidati dall’IA solleva questioni fondamentali sulla natura della guerra. È eticamente accettabile delegare decisioni di vita o di morte a macchine? Alcuni sostengono che l’IA potrebbe essere persino più “etica” degli esseri umani in guerra, in quanto non è influenzata da emozioni come la paura o la rabbia. Altri, invece, ritengono che la guerra debba rimanere saldamente sotto il controllo umano, per evitare scenari distopici in cui le macchine decidono chi vive e chi muore.


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


1 Commento

1 Commento

  1. Pingback: La portaerei/droni iraniana Shahid Bagheri ora è in mare

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento