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Turismo Covid ed Italia: un disastro che può avere delle grosse ripercussioni macroeconomiche

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Anche se il MEF, o meglio il capo del MEF, ha parlato di “Ripresa ad agosto, perchè qualche località di mare aveva il tutto esaurito, la situazione del turismo in Italia è più che drammatica, La disegna abbastanza bene AGI in un  suo articolo.

Se è vero che, per fortuna  è un po’  aumentato il numero degli italiani che hanno fatto le vacanze nel Paese (+1,1%), aumento minimo per le ristrettezze di molti settori economici,  il calo degli stranieri è stato peggiore delle attese (-65,9%). Questo è il risultato di una ricerca Cst Firenze per Assoturismo Confesercenti, sulla base dei dati forniti da un campione di 1.975 imprenditori del turismo in tutto il Paese.

Ad essere colpite soprattutto  le  città d’arte (-49,6%) e laghi (-48,6%); resistono montagna (-19%) e mare (-23,7%). Del resto gli italiani da un  lato sono un po’ allergici alle città d’arte, un po’, magari , ci sono stati già più vole.

Il Nord Est è molto colpito (-34,4%) e del resto Venezia è deserta, mentre il  Sud tiene meglio (-20,4%). “Il lieve recupero del mercato italiano di agosto non basta a salvare l’estate 2020, che per il turismo rimane una stagione da dimenticare”, spiega una nota. “Nel trimestre giugno-agosto le presenze nelle strutture ricettive ufficiali in Italia si sono fermate a 148,5 milioni, oltre 65 milioni in meno rispetto al 2019 (-30,4%), con un calo più forte nell’alberghiero (-32,6%) rispetto all’extralberghiero (-27,5%)”

Dal punto di vista del fatturato, le imprese segnalano un crollo rilevante dei volumi, stimato mediamente al 37,5% rispetto allo stesso periodo del 2019, (-38,7% gli hotel e -33,8% l’extralberghiero). Si stimano in circa 40 mila le strutture ricettive che hanno aderito alla misura di sostegno adottata dal governo Bonus Vacanza, di cui il 73% nel settore extralberghiero.

Per fortuna che “Agosto mostra segni di un robusto rimbalzo”, come ha affermato il nostro garrulo Ministro dell’Economia Gualtieri, perchè se invece non c’era la ripresa chissà cosa succedeva. Il problema è che il fallimento del settore turistico porta come risultato anche un ulteriore sbilancio delle partite correnti: meno turisti significa meno flussi finanziari e quindi anche meno soldi che entrano dall’estero, visto che i visitatori mancanti sono tutti da paesi stranieri. questo manda in negativo le nostre partite correnti. Il fenomeno è stato calcolato dal FMI:

L’impatto del Covid-19 sul saldo delle partite correnti in  Italia è molto forte. Questo, in una situazione normale porterebbe ad una svalutazione della nostra valuta, magari anche temporanea, che riequilibrerebbe il tutto, ma n on abbiamo un cambio flessibile, in quanto siano nel magnifico mondo dell’euro questo non accade. Se consideriamo i saldi settoriali questi si ripercuoterà,  come è accaduto, in un aumento del risparmio privato, fatto che non rilancerà di sicuro l’economia.

Un altro segnale che il buon Gualtieri è un ottimo chitarrista etnico, ed un pessimo ministro.


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