Attualità
TURCHIA E NATO: ora Ankara vuole i missili Patriot e le pattuglie aeree USA, quando la sconfitta in Siria è vicina
Quando ormai la coalizione russo-siriana si avvicina alla riconquista dell’ultima piazzaforte in mano ai ribelli appoggiati dalla Turchia ad Idlib, allora Erdogan, miracolosamente, si ricorda di essere un membro della NATO e chiede l’aiuto USA.
Antefatto: nonostante l’impiego di mezzi diretti nella battaglia e l’appoggio militare ai militanti islamici nella zona, la Turchia si avvia ad essere pesantemente sconfitta nella sacca di Idlib, mentre,piano piano, i siriani avanzano con l’appoggio aereo dei russi.
L’alleanza Russo- Turca rivela la sua basilare fragilità: i due paesi hanno delle finalità strategiche e delle alleanze diverse : i russi sono alleati dei siriani, che vogliono riconquistare il proprio paese, e non hanno neppure problemi ad accordarsi coi curdi, man mano che gli USA alleggeriscono la loro posizione. Al contrario i turchi sono tradizionali avversari di queste due forze ed appoggiano i turcomanni della zona. Ecco allora che si rivela l’errore di aver acquistato un sistema missilistico antiaereo russo: essendo studiato per opporsi ad aerei NATO e non russa, S400 è facilmente ingannabile dai Sukhoi Su24 russi e siriani. Quindi Erdogan ha chiesto agli USa dei sistemi antiaerei Patriot, come riportato da Bloomberg.
I turchi ed i miliziani islamici in questa zona hanno tentato una controffensiva che è finita in un disastro, con 4 carri M60 turchi distrutti insieme ad altri mezzi corazzati utilizzati nell’operazione, il tutto sotto l’attacco aereo dei Su 24 russi e siriani. Ecco un video del risultato della controffensiva:
Full video of failed Syrian Rebels attack on Government forces at village of Nayrab, west of Saraqib. The attack resulted in humiliating defeat, intense Russian airstrikes destroyed most of the rebel forces and their vehicle, including 4 TAF M60 Sabra MBTs that supported the op. pic.twitter.com/l0RMjJMyMz
— Aldin 🇧🇦 (@tinso_ww) February 21, 2020
A questo punto Erdogan ha chiamato Putin per tentare di ottenere un accordo sulla fissazione di un’area di tutela di 30 km intorno a Idlib. Putin però è stato freddo ed ha affermato che vuole in ritorno dei territori siriani in mano siriana. Insomma vuole la fine di questa guerra, anche a costo di cacciare turchi e miliziani.
A questo punto, visto anche il fallimento dei missili spalleggiabili, alla Turchian non resta che chiedere aiuto alla NATO, cioè ai tanto disprezzati USA, che dovrebbero pattugliare la frontiera con la Siria. Trump in un tweet ha affermato che la Turchia è un alleato NATO, ma quanto in pratica vogliono intervenire per proteggere Idlib ?
Un ufficiale USA ce ne dà un’idea:
.@OIRSpox Colonel Myles Caggins says the #Idlib province is a "magnet" for terrorist groups who are a "nuisance, a menace and a threat" to the hundreds of thousands of civilians in Syria, who are just "trying to make it through the winter."
Read more 👉 https://t.co/7IltJzi7Od pic.twitter.com/cS9Tc5TC7r
— Sky News (@SkyNews) February 20, 2020
Intervisto da Skynews in colonnello USA Myles Caggins afferma che Idlib è solo un fastidioso nido di terroristiche vuole riuscire a passare l’inverno. Non proprio l’atteggiamento di chi voglia impegnare ad aiutare i turchi a difendere questo “Nido di terroristi”…
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.