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Tra Regno Unito e UE volano gli stracci

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https://www.express.co.uk/news/uk/848085/brexit-news-exit-talks-eu-divorce-bill-michel-barnier-david-davis/amp

L’incontro tra i rappresentanti inglese e quelli dell’unione europea per trattare le condizioni di uscita dall Unione Europea non è andato bene.
Ieri Barniers (caponegoziatore europeo)in conferenza stampa era veramente furibondo, trasudava odio. D’altra parte  in un negoziato non puoi imporre la tua agenda a ed aspettarti che l’altro l’accolga a braccia aperte. La UE è infatti entrata nella trattativa a gamba tesa con atteggiamento rigido trovando dall’altra parte altrettanta rigidità. Finirà “non bene”.

Ci sono tuttavia dei fattori che farebbero sperare in un accordo futuro

1)Barnier è a tempo perchè il trigger dell’articolo 50 scadrà a Settembre

2)Perchè l’anno prossimo un nuovo governo italiano che non sia piddino-prono potrebbe dare agganci all’UK e mediare.

3)Perchèl’Irlanda è già sotto pressione da parte dell’UK ( il perchè ciò sia importante lo vedremo dopo)

4) perchè dopo le elezioni tedesche la stessa  Merkel non sarà probabilmente così rigida

Ne esiste  tuttavia uno pesante che va in direzione contraria: per Bruxelles dare un a lezione agli exiters è questione e di vita o di morte.

Il motivo dell’attuale contendere all’apparenza sembra una questione più formale che sostanziale.
Il contrasto nelle tre ore di intensa negozazione non si è incentrato sull’esosa richiesta di 90 miliardi di Sterline per lasciare la UE, sembra invece si sia incentrato sul rifiuto della UE di non discutere il problema delle future relazione con il Regno Unito senza prima aver definito altri 3 punti: il contratto di divorzio UE-UK(quindi i 90 Miliardi), i diritti dei cittadini UE in UK. ed il confine Irlandese.
Gli inglesi hanno sostenuto che il rifiuto di progredire su altri argomenti come il commercio e e le future relazioni tra UE e UK non è legittimo.

La sostanza del problema in realtà non è procedurale. Sul tema del commercio l’UE ha in le mani legate perchè l’UK è un IMPORTATORE dalla UE, una qualsiasi rottura con l’UK danneggerebbe in primo luogo la Germania e ciò ha riflesso anche sui rapporti (di forza) futuri UE-UK ed anche nella trattativa. Probabilmente è per questo che Barnier ha fatto un ordine del giorno in cui le condizioni del divorzio vengano prima della discussione sui rapporti futuri, ma ciò non conviene ai negoziatori inglesi. Intanto il tempo di una soluzione amichevole scorre,  i giornali popolari (e non) inglesi e l’opinione pubblica sono fieramente al fianco del loro governo… contro la UE. E questo non suona bene per Bruxelles e Berlino.

 


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